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Decine di capannoni vuoti in mezzo a un deserto: è questa oggi l’area industriale di Ottana. Una distesa che ai tempi d’oro dell’industria, negli anni ’70 e ’80, contava 3mila occupati, in gran parte nell’ex Enichem e Legler. Di quei lavoratori, nonostante i fiumi di denaro pubblico spesi, ne sono rimasti a malapena 400.

Il sindaco di Ottana Franco Saba, paese simbolo di un territorio allo stremo, nei mesi scorsi aveva persino minacciato le dimissioni, stanco di continue promessi mai mantenute. Ora arrivano le prime risposte. La Giunta regionale ha infatti approvato con una formale delibera la costituzione dell’Unità per Ottana, una task force interassessoriale, presieduta dal vicepresidente Raffaele Paci, che avrà il compito di attuare una strategia ad hoc per rilanciare le prospettive di sviluppo del centro Sardegna. Ne fanno parte sindaci, sindacati, organizzazioni datoriali, Camera di commercio e Provincia di Nuoro.

“Ottana per la Giunta è una priorità – chiarisce Paci – abbiamo accolto la richiesta di intervenire immediatamente con azioni specifiche e mirate e ora, con l’approvazione dell’Unità in Giunta, iniziamo un percorso per dare risposte concrete in tempi rapidi”. Nel dettaglio la task force è una struttura composta dagli assessorati competenti nelle aree di intervento prioritarie (Industria, Ambiente, Lavoro, Programmazione), integrata all’occorrenza da altri assessorati su interventi specifici.

Le politiche attive sul lavoro e gli investimenti delle piccole e medie imprese saranno concentrate su un perimetro ampio, che coinvolge 24 Comuni: Austis, Birori, Bolotana, Borore, Dualchi, Gavoi, Lei, Lodine, Macomer, Mamoiada, Noragugume, Ollollai, Olzai, Oniferi, Orani, Orotelli, Ottana, Ovodda, Sarule, Silanus, Sindia, Teti, Tiana. Tre le priorità: le bonifiche e l’infrastrutturazione per rendere appettibile l’area, i bandi per le imprese e gli interventi diretti sul lavoro per i disoccupati. “Apprezziamo lo sforzo fatto dalla Regione – dice all’ANSA il sindaco di Ottana – Ora lavoriamo tutti insieme e troviamo le soluzioni migliori. Abbiamo proposto alla Regione dei punti fermi su cui lavorare, ora nel tavolo a cui ci presenteremo verranno scelte nello specifico le azioni da mettere in campo.

Più lavoreremo noi nel territorio e più stimoleremo le politiche della Regione”, assicura Saba. Pronti a collaborare anche i sindacati. “L’assessore Paci ci ha assicurato che si tratta di un piano di emergenza e che si farà tutto in tempi rapidissimi – dichiara Michele Fele, segretario territoriale della Cisl – ma noi, dopo aver visto il Piano di rilancio del Nuorese, siamo molto sfiduciati: progetti per 55milioni di euro elaborati in quattro anni e ad oggi non abbiamo visto neanche un euro. Le nostre proposte sono in campo, speriamo che stavolta si dia corpo prestissimo alle idee”. Sulla stessa linea il segretario della Cgil Salvatore Pinna. “Abbiamo costruito la vertenza indicando le possibilità di sviluppo. Il materiale su cui lavorare c’è – conferma – Ci auspichiamo che la task force porti avanti in tempi brevissimi le linee di indirizzo racchiuse. Non vorremmo che per passare dalla parole ai fatti, come successo per altri accordi firmati con la Regione, ci passino anni”.