Dieci detenuti della Casa circondariale di Uta utilizzeranno i loro permessi premio per trasformarsi in libri viventi e raccontare, sotto l’ombra degli alberi dell’Orto Botanico di Cagliari, le loro storie ai visitatori lettori.

Un contributo – questo l’obiettivo – per abbattere il sistema di pregiudizi legati al tema della detenzione. È il progetto Biblioteca Vivente Oltre le Sbarre, inserito nel programma della decima edizione del festival Leggendo metropolitano. L’appuntamento è per domenica 10 giugno dalle 9.30 alle 13.30 in viale Fra Ignazio: è una iniziativa realizzata in collaborazione con la Casa Circondariale Ettore Scalas, l’Università degli Studi di Cagliari e l’Hortus Botanicus Karalitanus. Non solo. Il giorno prima dodici persone in carne ed ossa racconteranno che cosa sono migrazioni, omosessualità, apparenze, differenza linguistiche. Anche loro come se fossero dei libri da consultare.

Lo scenario è un pò diverso: la chiacchierata sarà a bordo dell’autobus del Ctm. E in questo caso gli appuntamenti sono fissati per sabato 9 giugno sulla Linea 6 dalle 9.30 alle 12.30 e sulla Linea 1 dalle 17 alle 20. La Biblioteca Vivente è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa alla Cava Romana dell’Orto Botanico alla quale hanno partecipato il direttore dell’Orto Botanico Gianluigi Bacchetta, il direttore della Casa circondariale di Uta Marco Porcu, Stefania D’Arista del Ctm e il direttore artistico di Leggendo Metropolitano Saverio Gaeta.

Nella sua decima edizione il festival rafforza inoltre il sodalizio con Legambiente, attraverso itinerari studiati per scoprire e valorizzare il patrimonio storico e ambientale della città di Cagliari. Il progetto “Leggendo l’Ambiente”, illustrato da Annalisa Columbu di Legambiente Sardegna, propone tre percorsi urbani a partecipazione gratuita e aperti a tutti, tracciati per approfondire meglio in un’ottica paesaggistica e archeologica le storie delle famiglie del passato, dei loro legami e delle loro dimore.