Un incontro tra diversi linguaggi dell’arte, dibattiti e spettacoli, per uno sguardo ironico e dissacrante sulla famiglia moderna, declinata in tante forme. La quarta edizione di Family Festival organizzata da Lucidosottile, direttrici artistiche Tiziana Troja e Michela Sale Musio, ritorna a Cagliari dal 26 maggio al 3 giugno tra ExArt, in piazzetta Dettori, Exma e Jazzino. Focus sulle donne ‘centrate’, “consapevoli del loro ruolo, che hanno trovato la loro strada, non si sentono subordinate e non si riconoscono negli stereotipi”, hanno spiegato le due artiste presentando l’evento.

Tanti gli ospiti chiamati a raccontare la complessità del mondo tra discriminazioni e difesa dei diritti civili ma che mette l’accento sugli esempi positivi. Apre il festival il 26 alle 18 la mostra Cinestesie di Maurizio Temporin allestita all’EXArt. Lo scenografo e regista si diverte in un gioco ironico di variazioni a “ricostruire” la storia del cinema rimescolando nelle locandine di film celebri, storie e cast e ridisegnando la grafica. “Nate per scherzo son diventate virali e hanno trovato una vetrina anche nelle gallerie d’arte”, spiega Tiziana Troja. Alle 20 arriva Xena Zupanic, performer croata, personaggio di Markette di Chiambretti. Porta in scena “Beatrix” dedicata a Carmelo Bene.

Poi ancora il 3 giugno arriva Franca Errani, esperta in Voice Dialogue. In programma anche la stand up comedy di Laura Formenti, l’incontro con il collettivo di donne ucraine Udruga Pariter, che si batte per i diritti umani. Articolata in tre momenti fino a settembre, avrà come protagoniste in questa prima parte le attrici Elena De Carolis, Gaia Saitta, Roberta Lydia De Stefano, e ovviamente le padrone di casa Tiziana Troja e Michela Sale Musio che porteranno in scena un aggiornamento di un loro cavallo di battaglia, “Dissacrantemente Lucide Lucidissime”. Poi ancora i registi Monica Nappo e Andrea Lanza, lo scrittore Arsenio Siani, Theo Piu, Alberto Paradossi, il regista Andrea Lanza, Carla Sale Musio, insieme ai giornalisti e alle giornaliste di Giulia, impegnate nell’aggiornamento dei linguaggi dei media in un’ottica di genere e contro gli stereotipi sociali.