“Oggi è una giornata importante, l’insediamento della Conferenza permanente del turismo è un ulteriore e importante momento di condivisione con tutti gli attori del turismo per definire l’idea di sviluppo della Sardegna ed è un altro passo avanti verso il modello di governance che vogliamo dare al sistema turistico della Sardegna”. Lo ha detto l’assessora del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas, oggi a Milis, nell’intervento che ha chiuso la seduta inaugurale del nuovo organo collegiale istituito dall’articolo 4 della legge 16 del 2017.
“Non l’ennesima cabina di regia ma un luogo per l’elaborazione di contenuti che diventeranno operativi. Dall’approvazione della legge alla sua attuazione – ha aggiunto l’assessora – in questi mesi stiamo dando concretizzazione a tutto l’articolato. Entro l’inizio dell’estate, dopo il secondo ciclo di incontri territoriali, completeremo il processo di nascita partecipata del Piano strategico ‘Destinazione Sardegna 2018-2021’, sul quale la Conferenza si esprimerà con un documento di sintesi nella prossima seduta, prevista a Cagliari. Infine la DMO: dopo mesi di analisi e confronti siamo alle battute finali e il braccio operativo che mette insieme la Regione, le Camere di Commercio e le società di gestione degli aeroporti avrà il compito di tradurre il Piano strategico in piano operativo, con azioni e risorse. A regime dovrà farlo entro la primavera precedente all’anno di riferimento, in modo da favorire una corretta programmazione delle risorse ed una efficace attuazione delle strategie”.
Partita che si vince tutti insieme. Quella del turismo, ha continuato l’esponente della Giunta regionale, “è una partita in cui vinciamo tutti o perdiamo tutti e per questa ragione stiamo insistendo sull’importanza di partecipazione e corresponsabilità nel percorso di attuazione della nuova legge, nella costruzione della nuova governance e nella definizione delle strategie e delle scelte operative che verranno. Il ruolo dei territori è fondamentale: la sfida è duplice, rafforzare il nostro segmento di punta, cioè quello balneare, con una qualità dell’offerta sempre crescente e sviluppare nuove stagionalità che portino viaggiatori anche negli altri periodi dell’anno. I territori, non solo quelli costieri ma anche quelli dell’interno, sono parte determinante della nostra visione di Sardegna, che mette al centro la sostenibilità, l’ambiente e soprattutto le comunità per sviluppare una nuova offerta incentrata sul turismo attivo e enogastronomico, su quello culturale, sui cammini, sui borghi: tanti segmenti che devono essere integrati in filiere che mettono in rete comunità locali, produzioni e culture”.
La mattinata di lavori, ospitata nella sala conferenze dell’ex stabilimento Pernis, ha visto la partecipazione di una folta rappresentanza dei cosiddetti “portatori d’interesse” in materia di turismo: esponenti del sistema Regione e amministratori locali, rappresentati dell’ANCI, del Consiglio delle autonomie locali, delle Camere di Commercio, dei sindacati, dell’agenzia Forestas, degli aeroporti, delle associazioni di categoria, dell’Università e del Mibact, docenti universitari, operatori turistici e semplici cittadini. Dopo i saluti dell’assessora, di Luigi Lotto e Luigi Crisponi (rispettivamente, presidente e vice presidente della Quinta commissione del Consiglio regionale) Josep Ejarque ha presentato un’analisi del sistema turistico della Sardegna e tracciato un bilancio del primo ciclo di incontri tematici territoriali che stanno animando il percorso di costruzione del Piano strategico, da lui coordinato, e che si sono tenuti nei giorni scorsi a Olbia, Alghero, Sassari, Cagliari, Nuoro, Tortolì e Iglesias. Rafforzare turismo di qualità.
“Dal confronto con gli operatori – ha detto Ejarque – è emerso che dobbiamo iniziare a ragionare in un’ottica di mercato, lavorare sulla destination reputation che è fondamentale nel mondo digitalizzato di oggi, migliorare non tanto l’accoglienza ma la professionalità e la qualità, rafforzarci sulle lingue straniere se vogliamo attirare i turisti internazionali: insomma, dobbiamo cambiare approccio e pensare prima di tutto a ciò che può cercare il turista in Sardegna. Stiamo portando avanti un processo di costruzione molto interessante perché i territori, ma soprattutto gli operatori, si stanno rendendo conto che è il momento di organizzarsi e lavorare per continuare a essere attrattivi e competitivi: dobbiamo fronteggiare concorrenti molto agguerriti, ai quali fanno gola i turisti che ora scelgono la Sardegna”. Dopo la fase di dibattito, in chiusura anche un accenno alla legge urbanistica in discussione, richiamata anche da alcuni interventi nel corso della mattina.
“È in atto un grande e importante dibattito regionale – ha detto Argiolas – perché quando si parla di sviluppo e di futuro bisogna trovare un’idea il più possibile condivisa. In questo momento, la legge urbanistica ha alcuni nodi che però si stanno risolvendo e partono comunque dalla consapevolezza che gli alberghi che sono datati e che stanno quasi tutti sulla costa, per rimanere sul mercato, hanno bisogno di essere ristrutturati e di essere adeguati agli attuali standard internazionali. Confido che il Consiglio regionale, con la più ampia condivisione, riesca nell’impresa di approvare in tempi brevi una nuova legge urbanistica”.