I dati verranno svelati nel corso del convegno. Ma la conclusione può già essere anticipata. “Ci sono ancora schemi, pregiudizi e stereotipi che spesso rendono più complicata la vita lavorativa delle donne rispetto a quella dei colleghi. Divisioni e barriere che devono essere superate nel rispetto della diversità e specificità proprie di ciascun genere”.

Lo dice Elisabetta Gola, docente di Teoria dei linguaggi dell’Università di Cagliari, una delle promotrici dell’incontro seminario organizzato dall’ateneo e da Giulia Giornaliste, in programma alla facoltà di studi umanistici il 23 maggio. Si parlerà di lavoro delle donne, discriminazioni di genere, divario salariale, molestie sessuali e sessiste sul lavoro. A confronto, dalle 10 alle 13, studiose, economiste, professioniste, imprenditrici.

Obiettivo: tracciare il quadro aggiornato della situazione relativo alla Sardegna. Oltre alla rettrice Maria Del Zompo e alla presidente della Facoltà di Studi Umanistici Rossana Martorelli, interverranno l’assessora del Lavoro Virginia Mura, che farà il punto sulle misure a favore dell’occupazione femminile e per l’impresa, la consigliera di parità Tiziana Putzolu (analizzerà il fenomeno delle molestie nell’ambito delle discriminazioni) e l’avvocata Valeria Aresti che si occuperà di molestie e stalking sulla base di sentenze su casi locali.

“La disparità di genere sul lavoro deve essere affrontata con un approccio multidisciplinare – sostiene Susi Ronchi, coordinatrice di Giulia giornaliste- servono ottiche, competenze diverse e l’attenzione quotidiana dei media per comprenderne a fondo le origini e contrastarne gli effetti”. La riflessione sarà sollecitata dalla presentazione del libro della giornalista Mara Cinquepalmi “Donne di carta”.