Ha preso il via oggi dal Nuraghe Losa di Abbasanta (Oristano) il progetto, NUR_WAY – Percorsi multimediali, interazione e immagini 3D per la fruizione dei siti nuragici. Punta a realizzare ricostruzioni virtuali con immagini in 3D, fogli digitali e strumenti interattivi per i turisti e per le guide anche per le visite in notturna, per rendere questi straordinari monumenti della Sardegna preistorica ancora più attrattivi. E poi app con le info utili per ‘guidare’ i turisti nei territori che ospitano i siti.
Il progetto di comunicazione punta anche alla creazione di un volume divulgativo snello, tascabile, con notizie e informazioni sui siti nuragici verificate da un team scientifico. Promosso e finanziato da Sardegna Ricerche e condotto dal Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali dell’Università di Sassari, il progetto, che ha come responsabile scientifica Anna Depalmas, è rivolto principalmente a imprese e associazioni che gestiscono i siti. Per ora sono otto i soggetti coinvolti: Archeotour, Paleotur, Esedra, Costaval, Su Nuraghe, Luca Doro, Balares e un partner italiano, Fondazione Vulci (Montalto di Castro, Viterbo).
Ma il parterre è destinato ad ampliarsi. Già questa mattina ha dato la sua adesione anche il Comune di Tula. “NUR_WAY – ha spiegato Depalmas – intende trasmettere le conoscenze scientifiche agli operatori del territorio per valorizzare e accrescere l’attrattività turistica dei complessi archeologici”. Il gruppo di ricerca del progetto è composto da ingegneri informatici, cartografi, fisici, archeologici. “Attraverso la tecnologia si potranno creare poli di attrazione nelle zone interne dove sono dislocati i nuraghi”, ha aggiunto Depalmas.