La Sartiglia non è una gara sportiva, è una manifestazione culturale. Questa in sintesi la motivazione del cambio di rotta dell’Associazione dei cavalieri della Sartiglia che sta decidendo, in queste ore, di cancellare la propria adesione al Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) in qualità di associazione sportiva dilettantistica per costituirsi invece in forma di associazione per la promozione culturale della giostra equestre che da più di 500 anni si corre a Oristano l’ultima domenica e l’ultimo martedì di Carnevale.
L’ipotesi, più che probabile e anticipata dal quotidiano La Nuova Sardegna, è in qualche modo il frutto delle polemiche e dei guai giudiziari legati alla vicenda dei contestati controlli antidoping disposti dalla Questura di Oristano in occasione della ultima Sartiglia. Il presidente dell’associazione Francesco Castagna esclude però categoricamente che l’uscita dal Coni sia “un espediente per evitare i controlli antidoping”. E assicura che Statuto e regolamento disciplinare della nuova associazione prevederanno l’obbligo per i cavalieri di rispetto delle norme previste dall’ordinanza Martini sulle manifestazione equestri e l’accettazione dei controlli preventivi a campione che saranno disposti dagli organizzatori della Fondazione Sa Sartiglia, il braccio operativo del Comune per la giostra equestre.