“E’ inaccettabile e impensabile che nel programma di governo si possa indugiare sulla questione Europa”. Lo ha detto la segretaria generale della Cisl, Anna Maria Furlan, oggi a Cagliari per presiedere il Consiglio generale della Cisl sarda.

“L’Italia ha bisogno dell’Europa e l’Europa ha bisogno dell’Italia – ha detto – quindi ci sia un dialogo costruttivo che metta al centro il lavoro e finiamola con questi balletti ‘dentro e fuori all’euro’. Ci vuole serietà. Ancora oggi, dopo due mesi, siamo senza governo e rischiamo di disperdere i sacrifici degli italiani e quei deboli segnali di crescita che avevano caratterizzato sino a poco tempo fa il nostro Paese”.

E infine: “Abbiamo bisogno di un governo che metta al centro della sua azione crescita, sviluppo e lavoro – ha rimarcato Furlan – questo deve essere il nodo centrale del programma, ma ne sentiamo parlare molto poco, purtroppo”.

“Abbiamo bisogno di una riforma fiscale seria, che guardi con attenzione ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, che più di ogni altro hanno sofferto nella crisi, ma anche alle imprese, in questo modo si potrebbe fare un buon lavoro”. Così la segretaria generale della Cisl, Anna Maria Furlan, oggi a Cagliari per presiedere il Consiglio generale della Cisl sarda. Tuttavia, ha spiegato, “si sentono tante ipotesi, e alla fine, come spesso accade in questo Paese si ritorna a varie formule che sono poi un condono: se vengono premiati i più abbienti ci sarà un danno sociale forte in un Paese in cui le imprese, al 75%, si rivolgono ai consumi interni”.

“Sider Alloys ha aperto sul tema della partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici e riteniamo questo molto interessante: da questo punto di vista l’ex Alcoa può diventare anche un modello partecipativo per le imprese italiane”. Così la segretario generale della Cisl, Anna Maria Furlan, alla vigilia del vertice al Mise con all’ordine del giorno la partecipazione dei lavoratori al capitale d’impresa prevista dal piano industriale della multinazionale che ha rilevato lo stabilimento Alcoa di Portovesme, nel Sulcis.

“E’ importante che l’impresa riparta subito e dia con chiarezza sbocchi occupazionali certi, così come abbiamo concordato – ha detto a Cagliari a margine del Consiglio generale della Cisl sarda -. Noi abbiamo seguito tanto questa vicenda, che è diventata simbolo, anche per la specificità del settore e la ricchezza prodotta dall’impresa”.

Fisco, flat tax e documento economico finanziario: saranno i temi all’ordine del giorno dell’incontro convocato per lunedì 21 alle 19 dalla presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, con la segretaria generale della Cisl, Anna Maria Furlan. Di riforma fiscale si è discusso già ieri nella commissione speciale che, in questo momento, sovraintende ad alcune funzioni dello Stato come l’esame del Def con le parti sociali e produttive, le Regioni e i Comuni. Per la Cisl il confronto alla Camera è stato seguito dal sardo Ignazio Ganga, segretario confederale con delega a pubblico impiego, fisco, previdenza, politiche socio assistenziali e Mezzogiorno.

Il sindacato ha ribadito una serie di no: dalla alla flat tax, con la volontà di restituire equità a chi ha sopportato i costi della crisi, dipendenti e pensionati, alle nuove addizionali sul fisco locale, ai tagli su sanità e istruzione. Rinnovata poi la disponibilità a continuare a ricoprire un ruolo nel cantiere previdenziale per ridurre le rigidità introdotte dalla legge Fornero del 2011.