La Sardegna è l’unica regione d’Italia senza Piano faunistico regionale: lo ricordano le associazioni Italia Nostra, Lipu e Wwf che ne sollecitano l’adozione.
“L’Isola – aggiungono in una nota – non si è ancora dotata degli Atc (ambiti territoriali di caccia) che sono uno strumento indispensabile per la corretta gestione della fauna selvatica oggetto di caccia. Inoltre va ricordato che anche una parte dello stesso mondo venatorio, in particolare quello dei piccoli paesi, è a favore degli Atc in quanto vincolano i cacciatori al territorio spronandoli ad un prelievo sostenibile ed escludono i cacciatori ‘metropolitani’ in trasferta”.
Gli ambientalisti chiedono la conclusione dell’iter istitutivo del piano, a distanza di 26 anni dall’emanazione della legge nazionale in materia venatoria e di 20 anni dalla legge regionale sarda sulla caccia.
“La mancata attuazione – concludono – ha nuociuto in tutti questi anni alla conservazione del patrimonio faunistico impedendo di fatto la gestione regolamentata del prelievo venatorio sulla base della dinamica e status delle popolazioni oggetto di prelievo”.