Il 10 giugno ad Assemini si decide sul dopo Mario Puddu. Ma non solo. Le elezioni in uno dei due Comuni sopra i 15mila abitanti – l’altro è Iglesias – saranno anche un laboratorio delle prossime elezioni regionali. Innanzitutto perché il sindaco uscente è lanciatissimo verso la candidatura a governatore per il Movimento 5 stelle. Se i pentastellati dovessero perdere la partita ad Assemini, sarebbe come ammettere che il movimento non ha governato bene il Comune, e la posizione di Puddu potrebbe vacillare.
E’ comunque improbabile che questo possa accadere: alle politiche, proprio ad Assemini, i 5 stelle hanno ottenuto una maggioranza bulgara, quindi è difficile che qualcuno possa imporsi sulla candidata Sabrina Licheri, attuale presidente del Consiglio Comunale. Chi ha più chance di spodestare i favoriti è certamente il centrodestra che si presenta con Antonio Scano, 48 anni, consulente e imprenditore della ristorazione, a capo di una coalizione che riunisce Proposta civica, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Riformatori, Lega-Psd’Az. I sardisti ancora alleati con il Carroccio potrebbero fare la differenza presentandosi con una sola lista che riporta, a differenza delle elezioni politiche, entrambi i contrassegni.
E’ curioso il fatto che la Lega giochi per vincere contro il Movimento 5 stelle con cui in queste ore sta cercando di costruire un governo. In campo, ma con poche possibilità, anche Irene Piras, ex 5 stelle, 51 anni dietista e candidata di LiberAssemini, nata dall’unione di Assemini libera e Liberi e uguali. Poi c’è il centrosinistra. Diviso: Francesco Lecis, imprenditore 52enne, uomo ufficiale del Pd, e Francesco Consalvo, ex segretario dem, ingegnere di 42 anni, che all’ultimo momento ha messo insieme la lista civica Democratici Progressisti per Assemini in cui sono confluiti anche i sostenitori di Campo progressista. A Iglesias la situazione è capovolta, con il Pd che punta a mantenere il governo, il centrodestra spaccato in due e il M5s che tenta l’exploit. Mauro Usai è il candidato dem, Federico Garau dei pentastellati e Valentina Pistis del centrodestra privo però dell’Udc. A Iglesias la Lega non si presenta.