Gli ex alloggi militari di La MAddalena potranno essere acquistati dai nuclei familiari che li occupano da decenni. Il Servizio Demanio e patrimonio di Nuori e Olbia-Tempio dell’Assessorato degli Enti locali ha, infatti, inviato a 155 famiglie dell’isola la comunicazione dell’imminente consegna degli stabili.

La Giunta regionale, con una delibera del 2016, aveva avviato le procedure di cessione di questi immobili della Marina Militare che, transitati dal Demanio militare alla Regione, sono stati consegnati al Comune il 28 dicembre 2017, in attuazione della Convenzione stipulata nel 2004 tra il Ministero della Difesa, la Regione e il Comune. La cessione definitiva consentirà al Comune di applicare la legge n. 560/1993 e proporre la vendita agli attuali e legittimi occupanti degli alloggi.

L’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu e il sindaco di La Maddalena Luca Montella esprimono la loro soddisfazione. “È la fine di un lungo percorso virtuoso – sottolinea Erriu – che ha visto la Regione e il Comune di La Maddalena collaborare in maniera fattiva per giungere all’obiettivo finale, cioè assegnare definitivamente questi alloggi di provenienza militare che ora passano alle famiglie di cittadini maddalenini. Un nuovo risultato per la città, in una fase di riqualificazione e di generale rilancio. Con la Convenzione del 2004 la Regione si era impegnata a realizzare 27 alloggi e 5 mini alloggi da destinare al Ministero della Difesa, che li cederà all’Amministrazione comunale quando verranno meno le finalità istituzionali”.

“Aver risolto un annoso problema per 155 famiglie isolane – dice Montella – significa trovare la soddisfazione di una intera legislatura. Il mio pensiero è rivolto a loro. Una pagina importante svoltata con un lavoro faticoso, silenzioso ma incessante. Con l’assessore Erriu, vista l’importanza della materia, abbiamo condiviso fin da subito di impegnarci a fondo per trovare la soluzione, riuscendoci anche grazie al grande merito che dobbiamo attribuire alle nostre strutture tecniche ed amministrative che hanno colto il grande senso sociale dell’iniziativa”.