Da oggi si parte. L’antenna che dall’Italia punta verso il cielo per le esplorazioni del futuro su Luna, Marte, Giove si è ufficialmente accesa – anche se in realtà è stata già sperimentata nei mesi scorsi – con l’inaugurazione della Sdsa, Sardinia deep space antenna, a San Basilio, quaranta chilometri da Cagliari. Si entra ufficialmente in un piccolo club esclusivo coordinato dalla Nasa per le missioni verso le nuove frontiere dello spazio. Ma anche per la tutela e la sicurezza del traffico dei satelliti.
La targa per la cerimonia di inaugurazione è stata scoperta questa mattina da Roberto Battiston, direttore generale dell’Agenzia spaziale italiana, e da William Gerstenmaier, amministratore associato della Nasa. Presenti anche Inaf, Istituto nazionale astrofisica, Regione Sardegna e Università di Cagliari. “Con Sdsa – ha spiegato Battiston – Sardegna, Italia e Europa entrano con forza nelle reti di telecomunicazioni in spazio profondo in cui si possono raccogliere dati emessi dalle grandi missioni interplanetarie, ma anche telecomandare i satelliti che stanno esplorando il sistema solare. La Sardegna si mette al centro di una rete mondiale che ha basi dappertutto, dall’America all’Australia”.
L’appuntamento più vicino è quello di Argomoon, un nano satellite che volerà nel 2019 a bordo del nuovo lanciatore americano Space launch system. Ma il programma più ambizioso è quello con potenzialità storico scientifiche di portata epocale: la missione Exomars, che partirà nel 2020, prevede le perforazioni del suolo di Marte per scoprire se prima di tremila anni fa ci fossero forme di vita sul Pianeta rosso. E l’antenna sarda darà il suo contributo con la precisione dei suoi strumenti e con il suo “orecchio” da 64 metri quadrati in grado di cogliere i più piccoli sussurri dello spazio. Un’impresa supportata anche dai finanziamenti della Regione: 20 mln per il Radiotelescopio compresa l’antenna, più altri 10 per bandi destinati alle aziende dell’aerospazio. Durante la mattinata l’antenna ha ospitato le visite di studenti e ricercatori: tutti in fila con il caschetto giallo a scoprire i segreti della Sdsa.