“Per noi albergatori la lotta all’abusivismo e la certezza di concorrere sul mercato tutti con le stesse regole è fondamentale e non di essere nel Far West è una priorità assoluta”.

Lo ha detto il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca alla 68/a assemblea nazionale a Porto Cervo. “Si è provato a fare qualcosa facendo approvare una legge che obbliga i portali di intermediazione a pagare il 21% di sostituto d’imposta, questa legge è stata approvata nel luglio scorso ma questi portali continuano a non versare a suon di ricorsi al Tar. La sedicente sharing economy di condiviso ha ormai poco: prospera nell’assenza pressoché completa di regole. E’ sconvolgente e imbarazzante che il fisco italiano, rapace con alcuni, sia con questi soggetti accondiscendente al limite della negligenza”.

“L’abusivismo per noi – continua – è un grosso problema, abbiamo visto nei Tg città d’arte invase dai turisti invocando persino il numero chiuso , mentre in quel periodo gli alberghi avevano solo il 70% di camere occupate. Allora dobbiamo capire tutta questa gente dove soggiornava. Anche oltre tutto per un problema di sicurezza perché queste strutture pararicettive non hanno l’obbligo come hanno gli alberghi di comunicare i dati all’autorità di pubblica sicurezza. In un momento di rischio terrorismo, non credo che l’Italia possa permetterselo”.