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“Massima preoccupazione” sugli ammortizzatori sociali per i lavoratori dell’ex Alcoa di Portovesme. L’ha espressa Mirco Rota, della Fiom Cgil, al termine del tavolo al Mise. Il problema, ha spiegato, è che lavorando al rifinanziamento per le 16 aree di crisi complessa, che coinvolgono “decine di migliaia di lavoratori”, ci si affida a “tempi che non sono compatibili” con la situazione dello stabilimento sardo. Per questo, ha aggiunto, “non escludiamo un forte sollecito a livello nazionale”.

Per quanto riguarda il piano industriale, ha detto ancora Rota, “non ci soddisfa la tempistica, perché Sider Alloys non ha ancora scelto la società a cui affidare il contratto per il revamping”. Sul tema della partecipazione dei lavoratori all’azionariato, infine, Rota ha detto che la Fiom “non ha nulla in contrario”, ma che vanno fatti “rilievi importanti”, tra cui quello che “per il controllo e la vigilanza sui diritti dei lavoratori c’è già il sindacato”.

Pertanto, ha concluso, la Fiom presenterà una proposta per dare modo “a tutti i lavoratori, e non solo a quelli iscritti all’associazione che avrà la quota del 5%, di far parte di un organismo di controllo e vigilanza”. Su questo tema le proposte dei sindacati dovranno arrivare “entro l’11 e un nuovo incontro specifico avverrà intorno al 16 maggio”.