“Far prendere coscienza ai sardi dei reali valori dell’Autonomia”. Il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, definisce l’obiettivo della campagna di comunicazione istituzionale realizzata per celebrare il settantesimo anniversario dello Statuto sardo.

“Un’operazione – spiega – che possa raggiungere tutti e stimoli l’orgoglio di essere sardi, di vivere in una terra bellissima seppur ricca di difficoltà con la speranza che questa condivisione si trasformi in un impegno comune per superare le criticità e costruire un futuro migliore”. La campagna multimediale è stata avviata il 26 febbraio scorso in occasione della celebrazione del settantesimo in Consiglio, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella. Oggi, con il presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, Paola Governatori e Alberto Deiana dell’agenzia Quom3, che ha curato il progetto, il massimo rappresentante dell’Assemblea isolana ha presentato le nuove azioni messe in campo per la comunicazione istituzionale.

Tra queste, una canzone per i 70 anni, “Umpare”: una “pop song”, l’ha definita l’autore del testo, il compositore e chitarrista dei Tazenda, Luigi Marielli. Il pezzo – composto da diversi stili musicali interpretati in sardo, italiano e inglese e scaricabile gratuitamente su www.sardegna70.it a partire dal 28 aprile, giorno di Sa die de Sa Sardigna, la Festa del popolo sardo – esprime sentimenti di appartenenza a una terra unica, e nello stesso tempo di apertura e accoglienza verso il futuro e verso il mondo. La canzone è sostenuta da un videoclip che racconta la presa di coscienza da parte dei sardi della loro identità. “Non si tratta di un inno – specifica il presidente del Consiglio – anzi mi auguro che il 28, in occasione delle celebrazioni di Sa die, l’Aula approvi come inno ufficiale della Regione ‘Procurade ‘e moderare’. Peraltro, una strofa del futuro inno è presente in ‘Umpare’ nella versione cantata da Andrea Parodi”. L’immagine della campagna è invece un neonato avvolto dalla bandiera sarda che, spiega Ganau, “ci ricorda che 70 anni sono nulla rispetto alla nostra storia millenaria, quindi, come se fosse un bambino piccolo che deve crescere, vanno curati e accuditi da tutti noi”.

“L’Autonomia – sottolinea il governatore Pigliaru – è uno strumento per attuare politiche migliori, abbiamo una bandiera importante e la responsabilità di usarla bene. Una Sardegna senza autonomia sarebbe stata molto più invisibile”. In settant’anni, si chiede il presidente della Regione, “abbiamo usato abbastanza l’Autonomia? Ce n’è a sufficienza?”. La risposta è: “no, non basta, dopo anni di governo sappiamo quanti limiti abbiamo incontrato, talvolta siamo riusciti a ottenere risorse anche importanti, per poi scoprire che non avevamo il potere per utilizzarle nel modo giusto: è il concetto tutt’altro che astratto dell’insularità”.