Attraverso una raccolta fondi durata oltre un mese e realizzatasi attraverso un crowdfunding (il quale ha ricevuto sottoscrizioni da tutta l’Isola ed anche da parecchi emigrati in diversi paesi europei), diverse serate di autofinanziamento, la disponibilità di diversi artisti sardi e il lavoro volontario degli organizzatori, si terrà sabato 28 aprile quella che si preannuncia come la più partecipata tra le numerosissimee iniziative che si terranno in tutta la Sardegna in occasione della Festa de Sa Die de sa Sardigna.

L’organizzazione é quella di Scida – Giovunus Indipendentistas che quest’anno, con la volontà di aprirsi alla città, esce dalle mura universitarie dopo la ben riuscita prima edizione dell’anno scorso che ha avuto oltre quattromila partecipanti a Magistero, ed approda al Centro Culturale Lazzaretto a Sant’Elia, Cagliari. Il concerto é gratuito, come l’anno scorso.

Il programma musicale, che va a concludere la giornata colma di eventi sia a Cagliari che in tutta l’Isola, abbraccia suoni e generi musicali diversi tra di loro ma uniti nel filo comune della rappresentazione della cultura e della realtà isolana.

Alle ore 20 apriranno letteralmente le danze i suoni del quartetto dei Ballus e Danza (Ballu sardu in pratza): una ghiotta occasione per tutti gli appassionati di Cagliari e provincia del ballo tradizionale sardo, un numero in rapida ascesa negli ultimi anni.

Seguirà l’esibizione di Arrogalla, un compositore elettronico e live performer, nato a Quartu Sant’Elena e che in 15 anni di attività ha già girato diversi paesi europei. Un progetto dub che trae ispirazione dalle tradizioni della Sardegna e dai suoi ambienti e paesaggi. Il suo ultimo disco attinge dalla produzione world music di Elena Ledda, Mauro Palmas, Andrea Parodi, Mario Brai, Elva Lutza, Cuncordu ‘e su Rosariu di Santu Lussurgiu, Gavino Murgia, rielaborandola attraverso il linguaggio del dub e della musica contemporanea.

Subito dopo sarà il turno di Randagiu Sardu, un artista Ragga-hiphop sardo (Sanluri), uno dei punti di riferimento della scena sarda. Tra il 2008 e il 2012 pubblica tre album originali. Il suo stile miscela sonorità hiphop e raggamuffin. I suoi testi, principalmente scritti in lingua sarda, raccontano la vita con graffiante ironia e impegno sociale. Randagiu Sardu suona nelle principali piazze ed ha raggiunto una notevole popolarità con brani quali Pedronamì Terra, Fibai e Tessi e tra tutti l’apprezzatissimo Sa Battalla.

Chiuderanno la serata i cagliaritani Dr.Drer & Crc Posse. In attività dal 1991, son considerati una delle più antiche posse in tutta Europa, nonché artisti di spicco del panorama sardo. Sono tra i gruppi musicali sardi più conosciuti per l’utilizzo della lingua sarda. La loro musica è un mix di rap, reggae e sonorità tradizionali sarde. Cinque cd prodotti, oltre 500 live (tra Sardegna, Italia ed Europa), una sigla prodotta per RaiTre, alcune collaborazioni internazionali, diversi festival internazionali vinti, tra cui il Liet, Festival Europeo delle Lingue Minoritarie. A tutt’oggi la band conta circa un milione e mezzo di ascolti dalle varie piattaforme web. L’ultimo cd Cabudanni è stato radiotrasmesso in ben 15 paesi stranieri tra Europa, Asia e America Latina.