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Dopo la sentenza del Tar Sardegna che ha rigettato il ricorso contro l’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti, presentato dai comitati Non bruciamoci il futuro, Zero Waste Sardegna e i comuni di Arzana, Gavoi, Sarule e Olzai e che permette così la prosecuzione dei lavori per il nuovo inceneritore di Tossilo, i due comitati non ci stanno.

“Il nostro ricorso contro il nuovo Piano regionale dei Rifiuti viene, inspiegabilmente, rigettato – scrivono Non Bruciamoci il futuro e Zero Waste Sardegna – ma la cosa più curiosa è che le spese vengono compensate, come a dire che i promotori dei ricorsi soccombenti qualche ragione la dovevano pur avere”. Il ricorso al Tar riguardava la mancanza della Valutazione ambientale strategica (Vas) sull’aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti e l’esclusione degli enti locali dalla partecipazione all’iter.

“L’aggiornamento del Piano è stato approvato in assenza dei presupposti di legge, con carenze istruttorie e procedimentali – rimarcano i comitati -. Il mancato avvio della procedura di Vas, il mancato coinvolgimento dei Comuni e degli Enti Parco e l’esclusione dei Comuni dall’intero procedimento amministrativo”. Per i due comitati “ciò che stupisce è il cortocircuito che si è determinato all’interno del Tar Sardegna, dove sulla stessa contestazione – la legittimità o meno del potenziamento del polo di incenerimento di Tossilo – emergono due verità contrapposte: nel luglio 2015 il Tar, che aveva accolto i ricorsi sulla procedura di Via del nuovo inceneritore di Tossilo, ha ripreso ciò che era prescritto dalla delibera di approvazione del Piano Rifiuti del 2008, nella quale era stata effettuata la scelta di un sistema di incenerimento a due poli (Cagliari-Sassari) che prevedeva il mantenimento dell’impianto di Tossilo solo nella fase transitoria, senza alcun potenziamento, e la sua successiva dismissione”.

E sul mancato coinvolgimento dei soggetti competenti, scrivono: “Il Tar spiega che tali adempimenti sono stati rispettati attraverso la pubblicazione sul sito web di SardegnaAmbiente, ma è stato seguito un iter puramente formale, che non approfondisce le successive problematiche e le eventuali mitigazioni o compensazione. Secondo le direttive comunitarie e le normative nazionali nel merito – concludono – il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse ricopre un ruolo centrale al fine della validità di un procedimento”.