“Capisco l’imbarazzo di chi si sveglia all’improvviso e si rende conto che, in un venerdì qualsiasi di un mese qualsiasi di un anno qualsiasi, oltre 700 persone si sono ritrovate a parlare di Sardegna. Lo hanno fatto in un luogo che è diventato, suo malgrado, il simbolo dei nostri piccoli paesi che non ce la fanno. Si sono presentati i sindaci di quei luoghi, gli assistenti sociali di quelle comunità, i lavoratori licenziati, quelli esclusi ingiustamente dagli ultimi ammortizzatori, tutti a rappresentare una realtà fatta di fisco opprimente, di burocrazia asfissiante, di inefficacia di azioni di rilancio, ma anche a porre le basi per un ragionamento collettivo di riscatto”.

E’ quanto dichiara il capogruppo del Partito dei Sardi in Consiglio regionale, Gianfranco Congiu, replicando all’europarlamentare del Pd, Renato Soru, che ieri in occasione dell’assemblea regionale del Pd aveva criticato l’iniziativa del Pds a Ottana. “Che senso ha interrogarsi, come fa qualcuno, sul ‘chi ha fatto le convocazioni’, di ‘chi ha promosso l’iniziativa’.

Ciò che oggi conta – prosegue Congiu – è che il Popolo, nella sua accezione più inclusiva e rappresentativa, si è appropriato di un momento declinandolo a suo piacimento: senza schemi e senza preclusioni. Capisco l’imbarazzo di qualcuno ma buttarla in caciara sulla contumelia, sulla denigrazione, sulla rissa significa ignorare Ottana, quello che venerdì scorso ha rappresentato. Significa ignorare il Popolo che vi ha partecipato. Significa ignorare la Sardegna”, conclude l’esponente del Pds.

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