Il gup del Tribunale di Sassari ha assolto il direttore della centrale idroelettrica di Fiume Santo, Marco Bertolino, dall’accusa di disastro ambientale in concorso. Romano, 51 anni, a capo dell’impianto già con E.On, Bertolino aveva scelto il rito abbreviato.
Per lui la Procura aveva chiesto due anni di reclusione. Con il direttore erano imputati anche Salvatore Signoriello, 66 anni, amministratore delegato di E. On all’epoca dei fatti, Paolo Venerucci, di 63, responsabile delle risorse umane per la multinazionale tedesca, Livio Russo, capo della centrale, e Alessandro Muscas, amministratore della società che doveva eseguire i campionamenti del terreno.
Anche per loro sono cadute tutte le accuse: il giudice per le udienze preliminari ha infatti deciso il non luogo a procedere. Bertolino e Russo erano accusati di inquinamento ambientale doloso nel suolo, sottosuolo e nelle acque del golfo dell’Asinara. Per loro nell’aprile del 2015 erano scattate anche le manette. L’amministratore delegato Signoriello e il direttore risorse umane Venerucci erano stati interdetti per due mesi dalle rispettive cariche. Stesso discorso per Muscas.
Secondo l’accusa, “di comune accordo e con un unico fine” non avevano segnalato continui sversamenti di olio combustibile di cui erano a conoscenza da almeno due anni. Si verificò anche un incidente: un serbatoio da cinquantamila litri si era staccato dal fondo, provocando perdite continue che sarebbero state nascoste per non arrecare danni all’azienda.