Buone notizie per i pazienti dimessi dalle strutture riabilitative ma ancora bisognosi di un periodo di recupero motorio.
Ora arriva la teleriabilitazione domiciliare. Un team nato dalla collaborazione fra i due atenei sardi di Cagliari e Sassari, al quale aderiscono anche numerose aziende del settore, ha predisposto un progetto, denominato DoMoMEA e finanziato da Sardegna Ricerche, che intende realizzare soluzioni tecnologiche ad alto valore aggiunto. Il progetto si focalizza sulla riabilitazione di pazienti con deficit neuromotori conseguenti ad ictus cerebrale e punta alla realizzazione di un sistema per l’erogazione di un protocollo riabilitativo domiciliare telemonitorato completo, personalizzato in funzione delle esigenze dei singoli pazienti e volto alla riduzione della disabilità percepita dagli stessi. Attualmente non esistono a livello internazionale soluzioni per i pazienti ischemici in dimissione simili a quella proposta da DoMoMEA.
Il sistema a cui stanno lavorando i ricercatori sfrutta sensori inerziali, depth-camera ed ausili sensorizzati per l’analisi quantitativa del movimento del soggetto durante l’esercizio riabilitativo, fornendogli feedback di vario tipo (visivi, uditivi e vibrotattili). Il paziente è coinvolto nella sua riabilitazione grazie a interfacce semplici implementate su Tv o tablet mediante, che implementano l’approccio dell’exergaming per una maggiore partecipazione e una riduzione degli abbandoni. Gli esercizi comprenderanno componenti di recupero articolare, recupero stenico, della coordinazione, di inibizione della spasticità (se presente). Per un territorio come quello sardo, caratterizzato da una bassa densità di popolazione su un’area molto vasta, il vantaggio dei sistemi di telesalute è evidente: “Il sistema proposto da DoMoMEA è in grado di superare i limiti della riabilitazione tradizionale – spiega Danilo Pani, ricercatore del Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica – perché risolve le difficoltà logistiche rendendo il sistema accessibile a tutti, persino in realtà rurali e permette di abbattere i costi”.