Ieri in Consiglio comunale il Movimento Cinque Stelle ha richiesto ufficialmente una modifica alla mozione discussa in Aula relativa alle attività del Cip: “Abbiamo chiesto di modificare il dispositivo finale introducendo una mozione di sfiducia al sindaco Nicola Sanna. Ma tutti coloro che prima lo insultavano e gli andavano contro hanno votato no alla nostra mozione: lo vogliono ancora inchiodato alla sua poltrona, espressione utilizzata dagli stessi consiglieri di maggioranza. Sarebbe davvero triste se tutto ciò si rivelasse una mossa, pensata e ragionata dal Partito Democratico, per tirare avanti alla meglio e poi commissariare la città”.

Un breve riepilogo dei fatti: “Il Consiglio comunale di ieri, martedì 17 aprile 2018, ha restituito agli sguardi una scena tragicomica: una maggioranza spaccata che prima ha insultato e, solo e soltanto a parole, sfiduciato il suo primo cittadino ha scelto poi di tonare unita e compatta nel tenere in sella una Amministrazione comunale e un sindaco che, a memoria, è sicuramente il meno amato della città. Un fatto di una gravità assoluta, cui non si può rimanere indifferenti. Per rispetto verso la cittadinanza, che attonita assiste ai continui e logoranti giochi della maggioranza, i Consiglieri del PD per primi dovrebbero avere i coraggio di far cadere un’Amministrazione che la città non vuole più”.

Desirè Manca, portavoce in Consiglio comunale del Movimento Cinque Stelle, prende una posizione forte e decisa in riferimento a quanto accaduto in fase di Assemblea palazzo Ducale: “La massima assise della città di Sassari è ridotta ad un teatrino in cui vengono rappresentate quotidianamente le beghe del PD. Ma come? Come è possibile che il luogo in cui si dovrebbero discutere le proposte, affrontare i problemi e trovare le soluzioni più utili e efficaci per l’intera comunità, sia stato ridotto ad una piazza in cui dar libero sfogo a insulti personali e giochi politici dettati dal PD che nulla hanno a che fare con la vita reale di una città e dei suoi cittadini. Una vergogna”.

“Alla luce della situazione, sentiti gli insulti volati dai consiglieri dello stesso Partito Democratico all’indirizzo del loro stesso sindaco, sintomo di una chiara e evidente spaccatura all’interno del partito, ci saremmo aspettati un altro epilogo, più responsabile e coerente. Ma la nostra mozione di sfiducia è stata bocciata: i consiglieri che si erano appena scagliati contro il loro primo cittadini hanno subito dopo rinnovato la loro volontà di tenerlo in sella. Incredibile. Sassari non merita tutto questo, i sassaresi meritano ben altro”.