Un secco no, da parte della Copagri del Nord Sardegna, all’adeguamento del tariffario veterinario regionale, che riguarda le prestazioni veterinarie da parte dei servizi delle Asl, proposto nei giorni scorsi dalla Regione e fermato in Commissione Sanità del Consiglio regionale dall’opposizione del Partito dei Sardi. “In un momento di grave crisi economica e di fragilità del comparto agricolo, proporre ulteriori aumenti nei confronti di servizi resi al mondo agricolo o a quello delle tradizioni della cultura agropastorale, come l’esposizioni di bestiame o sfilate dei cavalli nelle sagre paesane, rappresentano è una decisione che non può essere accettata – affermano Paolo Ninniri e Tore Piana, rispettivamente presidente e vice presidente della Copagri Nord Sardegna – Ci risulta che servizi veterinari delle asl, non stampino più i passaporti per i bovini e quindi della movimentazione. Raccogliamo inoltre le preoccupazioni dei nostri associati sulle vaccinazioni della blu tongue verso il sierotipo 3 per le nuove riproduzioni di ovini. Tra il 10 maggio e il 20 giugno gli allevamenti sono in una fase delicata, dove sarebbe bene che si proceda con molta prudenza nel eseguire tali vaccinazioni”