Nasce a Sassari la rete regionale per curare l’insufficienza respiratoria e automatizzare le terapie. La rete è in grado di dare le soluzioni migliori per superare la fase più acuta della malattia, oltre che mettere a disposizione un’equipe specializzata per il posizionamento dell’Ecmo, strumentazione specializzata per la respirazione extracorporea, “on site” e avviare la centralizzazione dei casi più gravi.
La nuova organizzazione ha le Rianimazioni dell’Aou di Sassari come centro regionale di riferimento e punta alla creazione di un registro delle attività, alla creazione di protocolli condivisi e alla possibile estensione delle attività di assistenza extracorporea ad altre condizioni cliniche. Da ottobre 2017 a marzo 2018 – come ha illustrato i direttore del dipartimento di Emergenza e urgenza dell’Aou, Pier Paolo Terragni – sono stati 34 i pazienti trattati per insufficienza respiratoria severa nelle due Rianimazioni di Sassari: in media avevano 55 anni, 23 erano uomini mentre 11 erano donne.
Nel 59% dei casi si è trattato di pazienti centralizzati, cioè trasportati a Sassari da altre strutture della regione mentre nel restante 41% si è trattato di pazienti del Sassarese. Sono stati 24 i pazienti ricoverati per complicanze da influenza e di questi 10 con virus A H1N1, 11 con H1N1 e altri virus, 2 con virus dell’influenza B e 1 solo con virus A e B. Gli altri 10 pazienti, invece, presentavano altri patogeni che avevano provocato l’insufficienza respiratoria severa. Nel 26% dei casi presentavano anche una broncopneumopatia cronica ostruttiva, nel 23 obesità e nel 20% dei casi soffrivano d’ipertensione arteriosa.
I pazienti hanno trascorso in media 23 giorni in terapia intensiva. La durata media della ventilazione artificiale è stata di 19 giorni; per 7 pazienti è stato necessario il trattamento Ecmo della durata media di 15 giorni. Per 6 pazienti, poi, a causa di un’insufficienza multiorgano è stata necessaria anche la dialisi renale. “Abbiamo avviato un percorso necessario di cambiamento perché l’insularità ci obbliga ad avere un servizio sanitario sardo più efficiente”, ha detto l’assessore della Sanità Luigi Arru.