La Corte costituzionale ha dichiarato parzialmente fondata la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 1475, comma 2, del Codice dell’ordinamento militare nella parte in cui vieta ai militari di costituire associazioni professionali a carattere sindacale. Lo rende noto l’Ufficio Stampa della Corte Costituzionale. Resta fermo il divieto di “aderire ad altre associazioni sindacali”, spiega la Consulta.

“La specialità di status e di funzioni del personale militare – ha però puntualizzato la Corte – impone il rispetto di ‘restrizioni’, secondo quanto prevedono l’articolo 11 della Cedu e l’articolo 5 della Carta sociale europea. Restrizioni che, in attesa del necessario intervento del legislatore, allo stato sono le stesse previste dalla normativa dettata per gli organismi di rappresentanza disciplinati dal Codice dell’ordinamento militare”.

“Questo è un giorno importante per la compagine Sicurezza militarizzata che vuole il sindacalismo libero”.Lo afferma Nino Manca segretario generale della Fns Cisl Sardegna, in merito alla decisione della Corte. “L’importante è andare avanti e non stare fermi. Anche se non è comunque consentita l’iscrizione alle associazioni sindacali confederali – dice Manca -, per ora questione solo rimandata, oggi si è posata una prima pietra importante. La Fns Cisl con il Segretario Generale Pompeo Mannone da tempo lavora per raggiungere l’obbiettivo più importante e cioè quello della sindacalizzazione libera anche per i militari. Il percorso –conclude Manca -è quello giusto, quindi si continui così per raggiungere il traguardo sperato da molti lavoratori di uno dei più importanti comparti, quello della Sicurezza e Difesa appunto”.