Monumenti aperti, manifestazione nata in Sardegna 22 anni fa per promuovere i tesori noti, ma a volte seminascosti, della cultura dell’Isola, parte per la prima volta dalla Puglia, a Bitonto.
Una versione export per il via previsto per il prossimo fine settimana (14-15 aprile), poi il clou “a casa” e di nuovo, a ottobre, nella Penisola, questa volta a Ferrara e Copparo in Emilia Romagna. Il tema di questa edizione, coordinata da Imago Mundi onlus, è “Cultura, patrimonio comune”: la manifestazione rientra infatti tra le iniziative scelte dalla Comunità europea per celebrare l’Anno europeo del patrimonio culturale. Sono sessanta i comuni sardi coinvolti da Monumenti aperti dal 21 aprile al 3 giugno. Sette le nuove entrate: Cossoine, Pabillonis, Sant’Anna Arresi, Seneghe, Torralba, Terralba e Tramatza. Ottocento i luoghi della cultura aperti al pubblico: saranno raccontati da oltre 18mila volontari, soprattutto studenti di tutte le scuole. Tra i siti da visitare anche la chiesa di Santa Maria di Uta, il Castello Malaspina di Bosa, le miniere di Arbus, la caserma Ederle e la cascata Sa Spendula a Villacidro.
“E’ molto importante che questa manifestazione abbia sempre più carattere nazionale – ha sottolineato l’assessore regionale alla Cultura Giuseppe Dessena – La Regione sta investendo moltissimo soprattutto nei rapporti con le scuole: i ragazzi sono molto attenti ai lavoratori e questo per noi è un elemento centrale. Uno studio ci dice che il consumo dei beni culturali da parte delle famiglie sta crescendo. Stiamo per fare anche degli investimenti importanti, già avviati, per gli scavi archeologici”. “Monumenti aperti cresce e si innova – ha detto l’assessora regionale al Turismo Barbara Argiolas – per il turismo stiamo parlando tanto di nuovi prodotti e destagionalizzazione: questa manifestazione è emblematica. E c’è un pieno coinvolgimento anche delle attività produttive. La strada è lunga, ma questo è un modello da seguire”. Da sempre in migliaia seguono gli appuntamenti: l’anno scorso negli 800 monumenti aperti sono state raccolte 318mila firme.