Sul voto favorevole dei lavoratori Alcoa all’ipotesi di un pacchetto del 5% dell’azionariato della nuova società (dopo l’acquisto di Sider Alloys) a loro riservato “siamo ormai alla politica innovativa, un tempo c’erano le leggi ‘ad personam’, adesso il ministro Carlo Calenda ha inaugurato i provvedimenti ‘ad aziendam'”.
A dirlo è Rosario Rappa, segretario nazionale Fiom Cgil, spiegando che in questo modo “ci sono lavoratori a cui finiscono gli ammortizzatori sociali e altri che hanno la cassa integrazione a babbo morto fino al 2023 come l’Ilva, che è una cosa positiva ma questi elementi andrebbero estesi a tutti i lavoratori che si trovano in questa condizione”.
Rappa ha poi sottolineato che in Italia “ci sono centinaia di lotte esemplari dei lavoratori e non per tutti il ministro si è mosso in questo modo” e si è augurato che al prossimo incontro su Alcoa del 3 maggio “prima ancora di parlare dell’azionariato popolare, venga il piano industriale”.