La possibilità esiste. Facebook potrebbe sviluppare in futuro una versione pagamento. Finanziandosi con la pubblicità mirata, il popolarissimo social network è sempre stato gratuito. Ora però, dopo lo scandalo Cambridge Analytica sui profili ‘bucati’, qualcosa potrebbe cambiare. E’ stato lo stesso fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, come si legge sul sito d’informazione tecnologica americano ‘The Verge’, a non escludere ieri questa ipotesi nel corso di un’audizione davanti al Congresso degli Stati Uniti.
Al senatore Orrin Hatch, che, riferendosi ad alcune dichiarazioni rilasciate qualche anno fa, gli chiedeva: “Avevi detto che Facebook sarebbe sempre stato gratuito. È ancora il tuo obiettivo?”, Zuckerberg ha risposto: “Sì, senatore. Ci sarà sempre una versione di Facebook gratuita. La nostra missione è cercare di aiutare a connettere tutti in tutto il mondo”, ha spiegato. “Per fare questo – ha aggiunto -, crediamo che dobbiamo fornire un servizio che tutti possono permettersi”.
Secondo ‘The Verge’, proprio specificando “una versione gratuita”, Zuckerberg avrebbe lasciato spazio, non escludendola, all’ipotesi di un’opzione a pagamento che consentirebbe agli utenti di evitare la raccolta dei propri dati e la pubblicità mirata. Questa è una delle possibili risposte ai gravi rischi per la privacy emersi dopo lo scandalo Cambridge Analytica, anche se, si legge sul sito americano, lo sviluppo di un simile sistema porrebbe seri ostacoli logistici.
La questione era già stata affrontata nei giorni scorsi dal COO di Facebook Sheryl Sandberg in un’intervista al programma della NBC ‘Today’. Alla domanda se fosse possibile inventare uno strumento come un pulsante di disattivazione per impedire l’utilizzo dei propri dati per pubblicità mirate, il direttore operativo ha risposto: “Abbiamo diverse forme di disattivazione. Non abbiamo una disattivazione al livello più alto”. “Quello – ha concluso Sandberg – sarebbe un prodotto a pagamento”.
Fonte: Adn Kronos