La Sardegna è una delle regioni modello per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Tutte le procedure adottate, in accordo con il Tribunale per i minorenni, sono state utilizzate come virtuoso riferimento dal legislatore nazionale.

“L’approccio olistico (che mette al centro dell’accoglienza il minore come persona) e l’affidamento a un tutore volontario – ha affermato la garante Grazia Maria De Matteis – rispondono perfettamente a quanto a livello nazionale e internazionale è previsto per la tutela dei minori soli di tutto il mondo”.

In Sardegna, al 31 dicembre 2017, sono stati individuati 706 minori senza adulti di riferimento (di cui 687 maschi e 19 femmine). Il 95% ha un’età tra i 15 e 17 anni e i minori di 14 anni sono appena 37. La maggior parte arriva dalla Guinea e dalla Nigeria. La provincia che ne ospita di più è quella di Cagliari (36,26%) segue quella di Sassari (25,67%). I dati sono stati illustrati nei giorni scorsi dalla garante nell’ambito del XXIV Corso Multidisciplinare di Educazione allo Sviluppo, organizzato a Cagliari dall’Unicef.

“Colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta i tanti cittadini sardi – ha detto De Matteis – che con straordinaria partecipazione e con spirito di abnegazione, hanno fatto e faranno da guida ai tanti ragazzi soli che arrivano nelle nostre città. Ora i tempi sono maturi per un ulteriore passo in avanti: attuare la norma che prevede il prolungamento del sostegno ai ragazzi non più minori ma ancora bisognosi di aiuto per una piena integrazione”.