In occasione della mostra Lo spazio del sacro. Artisti e architetti nella chiesa del Santo Volto di Gesù, la cui inaugurazione si terrà al Museo Nivola di Orani domenica 8 aprile alle h 11:30, la Fondazione di Sardegna e la Fondazione Nivola organizzano a Sassari, presso la sede della Fondazione di Sardegna in via Carlo Alberto, un incontro con Achille Bonito Oliva, curatore della rassegna.

Figura multiforme di critico, storico, curatore, saggista, docente universitario, Achille Bo-nito Oliva è uno dei protagonisti del mondo dell’arte italiano più noti in campo internazio-nale.

Sostenitore, fin dagli anni Settanta, di un modello di “critica creativa” che pone il critico al centro del palcoscenico, ha sviluppato questa visione tanto con le mostre da lui curate (da Amore mio e Vitalità del negativo, entrambe del 1970, a Contemporanea del 1973, a tanti altri eventi espositivi che hanno segnato tappe di rilievo nella storia dell’arte recente) quanto con i comportamenti anticonformisti e trasgressivi (basti ricordare la foto in cui apparve nudo sulla rivista Frigidaire nel 1981, exploit poi ripetuto nel 1989 e ancora a di-stanza di trent’anni nel 2011).

Dopo libri importanti come L’ideologia del traditore (1975) e Passo dello strabismo (1978), arriva nel 1980 la sua teorizzazione del movimento della Transavanguardia Italiana attraverso l’opera degli artisti Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola de Maria e Mimmo Paladino, che lancia in campo internazionale. Con la Transavanguardia Bonito Oliva chiudeva simbolicamente i conti con la stagione delle neoavanguadie e con l’”ascetismo” dell’arte concettuale, spingendo invece verso il ritorno alla pittura e verso un atteggiamento anti-ideologico di spregiudicato recupero del passato.

Provocatorio, polemico, conflittuale, esibizionista, energetico, irresistibilmente vitale, Bo-nito Oliva è un commentatore acuto e spesso caustico della contemporaneità artistica, oltre che uno di quanti hanno contribuito a crearla.