La Regione si impegna a ricollocare i 13 minatori senza più ammortizzatori sociali che dal 20 marzo hanno ripreso l’occupazione della miniera di bauxite di Olmedo a 80 metri di profondità, più gli altri 15 che li perderanno a luglio: è questo il contenuto dell’accordo sottoscritto in serata a Cagliari dai vertici degli assessorati a Industria e Lavoro e Igea con Cgil, Cisl e Ugl.
A giugno, inoltre, è previsto un nuovo incontro per verificare lo stato del bando internazionale di gara per la gestione del sito che la Regione dovrebbe pubblicare a giorni. L’assessorato all’Industria inoltre, secondo quanto appreso dall’ANSA dalle sigle, si è impegnato a reperire ulteriori risorse per rendere appetibile la miniera. Quali procedure si seguiranno per la ricollocazione lo spiega la Regione. “L’intesa – si legge in una nota – parte dal coinvolgimento di Igea nella custodia e nel mantenimento in sicurezza della miniera, come previsto da legge regionale, e si completa con la partecipazione dei Comuni del territorio all’interno del programma per l’occupazione LavoRas. Secondo l’accordo, i lavoratori potranno essere collocati a tempo determinato in parte nella società in house e in parte nei progetti comunali”.
La titolare dell’Industria Maria Grazia Piras auspica che i lavoratori in occupazione, alla luce degli accordi raggiunti, lascino al più presto la profondità della miniera. Ma cosa faranno i 13 attualmente in agitazione all’interno della cava di estrazione di bauxite nel sito tra Sassari e Alghero? Di certo risaliranno domani per partecipare all’assemblea che i sindacati hanno convocato per illustrare i dettagli dell’intesa. “Seguiremo passo passo questa vertenza estenuante – promette il segretario territoriale dell’Ugl Chimici, Simone Testoni – e lo faremo sino a quando non saranno garantiti livelli occupazionali di tutti e 28 i minatori, nel frattempo combatteremo per il rilancio della miniera”.