La fase di ascolto pubblica sulla legge urbanistica sarà avviata solo a partire dalla prossima settimana, ma intanto le forze politiche mediano in attesa del vertice di maggioranza che sarà convocato quasi di sicuro dopo lunedì 9.
Domani la commissione Governo del territorio riprende l’esame del testo della Giunta, ma non degli articoli chiave del disegno di legge sui quali la coalizione non ha ancora trovato una linea comune, e che saranno analizzati solo alla fine tenendo conto degli input che arriveranno dai portatori di interesse.
Il presidente della commissione, Antonio Solinas, ha già indicato l’obiettivo di portare al termine il lavoro entro il 15-20 aprile al massimo – anche in contemporanea con il dibattito sul testo promosso dall’Esecutivo – in modo da favorire l’approdo in Aula entro giugno. Ma in Consiglio regionale il ddl ci arriverà solo se sarà ampiamente condiviso.
Lo ha detto chiaramente il governatore Francesco Pigliaru subito dopo la riunione con il gruppo del Pd giovedì scorso: “Dobbiamo capire se la sintesi esiste, non sono disposto a far passare la legge urbanistica a colpi di maggioranza”. Il presidente ha anche aperto sui punti più discussi della legge: “Si può fare a meno dell’articolo 43 e dell’allegato 4”, ha detto.
Il primo prevede l’opportunità di realizzare progetti ecosostenibili di grande interesse sociale ed economico, il secondo riguarda i criteri di calcolo delle cubature comune per comune. Posizione apprezzata dai consiglieri di Art. 1 Mdp, che avevano insistito, sempre con Pigliaru, per la convocazione al più presto di un vertice di maggioranza per comprendere quale sia il punto generale di ricaduta della coalizione sulla legge. Fino ad allora, almeno dal punto di vista di Mdp, il lavoro della commissione è quasi inutile. Ecco perché Eugenio Lai potrebbe non partecipare alla seduta di domani.