Maria Innocenza Canu è morta schiacciata dalle ruote del camion. L’autopsia svolta oggi sul corpo della casalinga 58enne sassarese travolta e uccisa venerdì scorso a Sassari, mentre attraversava sulle strisce pedonali in via Amendola, ha confermato le ipotesi già avanzate subito dopo il tragico incidente.
Il camion ha colpito la donna con la parte anteriore poi ha proseguito la sua corsa passando sopra al corpo della vittima, che è morta sul colpo. Gli esami necroscopici, disposti dal sostituto procuratore del tribunale di Sassari, Maria Paola Asara, sono stati eseguiti questa mattina nell’istituto di medicina legale di Sassari dal medico incaricato dalla Procura, Francesco Serra, e dal perito Salvatore Lorenzoni, nominato dall’avvocato di parte civile, Giorgio Soletta, che cura gli interessi del marito della vittima, Mario Zara, e delle figlie Erica e Debora.
Per la morte di Maria Innocenza Canu resta indagato con l’accusa di omicidio stradale, Giuseppino Muresu, 58 anni di Osilo, che era alla giuda del camion della ditta Diamante srl di Viddalba. L’uomo che venerdì mattina, prima della tragedia, aveva appena consegnato del materiale edile nel vicino cantiere di viale Italia, dove per conto del Comune si sta realizzando la nuova pavimentazione di strada e marciapiedi, aveva imboccato via Porcellana e stava svoltando in via Amendola quando ha travolto la donna, senza nemmeno rendersene conto.
Agli agenti delle Polizia locale, che stanno curando le indagini del caso, ha riferito di non averla vista e di essersi fermato una trentina di metri dopo l’impatto perché pensava di avere perso un pezzo del paraurti. Gli agenti, su disposizione della Procura hanno sequestrato il mezzo, il telefonino del conducente e acquisito le immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza di un tabacchi situato proprio davanti al luogo dell’incidente.