Due giorni di musica, e non solo, in cinque angoli diversi della Sardegna: dall’Asinara ad Alghero, dall’area marina di Tavolara ai nuraghi di Nuoro e di Barumini.
L’isola partecipa all’International Jazz Day, l’appuntamento annuale del 30 aprile promosso dall’Unesco, l’Agenzia dell’Onu per l’Educazione, la Scienza e la Cultura: una giornata istituita nel 2011 per sottolineare il ruolo che la musica jazz può giocare per unire le persone di ogni angolo del globo, per promuovere la pace, il dialogo tra le culture, la diversità e il rispetto dei diritti umani e della dignità umana, la libertà di espressione, l’uguaglianza di genere e il ruolo dei giovani nell’attuazione del cambiamento sociale.
Jazz Island for Unesco, questo il titolo dell’iniziativa. Artefici delle due giornate del 29 e 30 aprile sono tre diverse realtà attive nella promozione e diffusione del jazz nell’isola: l’Ente Musicale di Nuoro, l’associazione culturale Time in Jazz di Berchidda, titolare dell’omonimo festival fondato nel 1988 da Paolo Fresu, e JazzAlguer, la rassegna in corso ad Alghero, con appuntamenti mensili da dicembre al prossimo luglio. Fitto e variegato il cartellone che, mescolando musica, ambiente, siti storici, natura e cultura, si snoderà in un ideale percorso a tappe dal nord al sud dell’isola.
La due giorni di jazz in terra sarda rientra nel cartellone di Unesco in Musica, la serie di iniziative promosse in Italia in occasione dell’International Jazz Day dall’associazione I-Jazz. Dieci le regioni coinvolte: oltre alla Sardegna, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Puglia, Campania, Veneto e Sicilia. Un vasto programma che verrà presentato, insieme a quello delle due giornate sarde del jazz, domani a Parigi, nella sede dell’Unesco, in una serata promossa dal Comune di Alghero con la collaborazione della Delegazione Permanente dell’Italia all’Unesco e della Fondazione Alghero (Musei Eventi Turismo). L’appuntamento parigino rientra nel quadro della strategia di consolidamento dell’immagine di Alghero intrapresa nel 2016 con la candidatura della cittadina catalana a Capitale italiana della Cultura 2018.