Una città che cresce pochissimo: Cagliari ha 154.651 abitanti, solo dodici un più rispetto all’anno precedente.

Aumentano gli stranieri: 9.105 residenti, cioè 724 in più rispetto al 2016, con una incidenza del 5,8% sul totale della popolazione. Le quattro comunità più numerose sono: filippina, ucraina, romena e senegalese, il 46,5% degli stranieri. Anche Cagliari rappresenta bene l’Italia che cambia: nel 2002 i non italiani erano, su una popolazione allora di 165mila abitanti, appena 1.981. In generale il saldo naturale, cioè la differenza fra il numero dei nati e quello dei morti, segna -1.051 (nati 772; morti 1.823). Sono alcuni numeri dell’Atlante demografico 2017 di Cagliari. Le statistiche elaborate prendono in esame i residenti sino allo scorso 31 dicembre e il territorio comunale diviso in 31 quartieri.

La fascia di età più rappresentata è quella dei cinquantenni, 24.888 (16,09%) persone in tutto, seguita da quella dei quarantenni che conta 24.299 (15,7%). I bambini fino a 10 anni sono 9.709 (6,2%) mentre i cittadini sopra i 65 anni sono 41.578 (26,8%) di cui ultrasettantacinquenni 21.889 (14,1%). A Cagliari risiedono 75.375 famiglie: di queste, il 45,7% è costituito da una sola persona, mentre il 25,1% è composto da due persone. Poche le famiglie numerose: solo il 3,2% dei nuclei familiari ha 5 componenti o più. I quartieri più giovani con l’età media più bassa sono quelli di Is Corrias e Barracca Manna, tra 42 e 43 anni. E Sant’Elia e Borgo, tra i 42 e i 45 anni. Tra Cep e il confinante Quartiere europeo invece si registra l’età media più elevata, tra i 51 e i 52 anni. L’area metropolitana di Cagliari comprende in totale 431.430 residenti, di cui stranieri 14.242: rispettivamente, il 26,09% ed il 28,2% dei residenti dell’intera Sardegna.