Turismo nei borghi, cammini e mobilità ‘dolce’ sono le progettualità con le quali la Sardegna si è presentata a “Fa’ la cosa giusta!”, la più importante fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, in programma sino a domenica 25 marzo, a FieraMilanoCity.
“A Milano promuoviamo alcune specificità dei territori della Sardegna legate a segmenti del turismo lento ed esperienziale – ha detto l’assessora del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas, intervenuta oggi all’evento – la sostenibilità ambientale ed economica è il loro filo conduttore, attorno ad essa stiamo costruendo un’offerta incentrata sulle comunità locali e le loro specificità agroalimentari e artigianali, capace di intercettare una domanda di vacanza specifica e in crescita sui mercati nazionali e internazionali, specie per le zone interne”.
È la prima partecipazione della Regione, con uno spazio dedicato alla promozione della Sardegna, a ‘Fa la cosa giusta’, diventata negli anni manifestazione di riferimento per istituzioni, imprese e cittadini attenti a qualità e sostenibilità ambientale ed equità sociale, che diffonde ‘buone pratiche’ e valorizza specificità, innovazioni ed eccellenze.
L’edizione 2018, la 15esima, propone in tre giorni 440 eventi – divisi in 11 sezioni tematiche, tra cui turismo, food, mobilità e moda -, cui partecipano 700 espositori. Nella scorsa edizione i visitatori sono stati in totale 70 mila, quest’anno la quota dovrebbe essere superata. Argiolas ha illustrato gli sviluppi del progetto regionale del ‘turismo dei cammini’ e di quello dei borghi, entrambi in linea con la nuova legge regionale sul turismo (n.16/2017) e con gli indirizzi promossi dal Mibact per il quadriennio 2016-2019. “Si tratta di un turismo legato a comunità incentrato sul benessere delle persone e sulla condivisione di culture ed esperienze tra viaggiatori e cittadini – ha spiegato – un’esperienza che consente di vivere al meglio il patrimonio paesaggistico e culturale alla scoperta di luoghi in cui l’accoglienza è considerata sacra”.
Il progetto regionale sui Cammini promuove in maniera organica itinerari spirituali e destinazioni di pellegrinaggio. Due di esse, Galtellì e Laconi, di cui erano presenti i sindaci – rispettivamente Giovanni Santo Porcu e Paola Zaccheddu – si sono promosse nello spazio Sardegna. Anche esponenti e guide della Fondazione Cammino di Santa Barbara hanno promosso nello stand l’itinerario, il più strutturato tra i percorsi iscritti al registro regionale, nonché unico sardo iscritto nell’Atlante dei Cammini del Mibact: 400 chilometri alla scoperta di natura, cultura e archeologia mineraria del Sulcis-Iglesiente. Spiritualità, accoglienza e turismo ‘lento’ sono invece i valori portanti anche dei ‘Luoghi francescani in Sardegna’, altra recente proposta del progetto regionale, un percorso ‘a tappe’, che si sviluppa in 14 comunità dove si insediarono i seguaci di san Francesco d’Assisi.
L’altro segmento tematico messo in primo piano dall’assessorato sono i borghi: “uno spaccato di Sardegna autentica, uno straordinario patrimonio architettonico e culturale, paesaggistico e identitario, diffuso in tutta l’Isola – ha affermato Argiolas – attorno ad essi si può costruire uno sviluppo turistico che valorizzi i progetti territoriali attraverso una governance centrale capace di creare sinergie tra i soggetti coinvolti. Nelle varie declinazioni associative, sono quasi 70 i Comuni sardi che sono certificati e hanno progettualità legate ai borghi: nel loro sviluppo come rete – ha concluso – saranno decisivi interconnessione dei progetti, complementarità delle vocazioni territoriali, coinvolgimento del tessuto produttivo territoriale, processo di condivisione e promozione unitaria”.