“Con questo disegno si rischia di mettere ulteriormente in ginocchio un settore strategico dell’economia sarda come l’edilizia”. Così in commissione Governo del territorio il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, durante l’esame dei primi 17 dei 113 articoli del ddl Erriu.

“La maggioranza, con una serie di norme restrittive e vincolanti, intende imporre un caos semplificativo in una dei settori maggiormente colpiti dalla crisi – spoega l’esponente dell’opposizione – nell’impianto della legge si registra infatti un eccessivo e indiscriminato ricorso allo strumento della conferenza di servizi, con un utilizzo fuorviante della concertazione”.

“Valori del paesaggio, territori costieri e vocazione agricola dovrebbero essere temi di crescita e sviluppo invece – argomenta Rubiu – nel disegno di legge diventano concetti utilizzati per congelare o, peggio ancora, anestetizzare il territorio sardo”. L’esponente dell’Udc fa quindi notare che “la legge su cui la Giunta Pigliaru si gioca tutto, ha davanti un percorso lunghissimo, gli ostacoli potrebbero essere non facilmente superabili”.

Da qui l’affondo: “A distanza di dieci anni dal varo del piano paesaggistico si tenta di completare l’opera con una legge disorganica e punitiva: non si nota nessun passo avanti sulle zone turistiche, c’è invece la mortificazione e penalizzazione delle aree agricole, concepite come un deserto perenne senza prospettive di sviluppo”.