“Siamo abituati a considerare buono tutto ciò che è ‘scienza’. È effettivamente così?” Se lo chiede A Foras – Contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna che ha organizzato un sit-in di protesta l’11 aprile, “Contro le ingerenze degli apparati militari nell’Università”.
“La scienza – si legge in una nota Facebook – o più in generale la cultura, non è mai “buona” o “cattiva” in astratto, ma sempre a seconda dei modi in cui è impiegata e dei fini a cui tende. Come valutare allora le intese che legano l’Università di Cagliari all’Esercito, responsabile della devastazione del territorio sardo occupato dalle basi militari? Cosa dire degli accordi di cooperazione con le università israeliane, dirette complici del massacro perpetrato da Israele ai danni del popolo palestinese, costretto a vivere in un regime di apartheid? Abbiamo indetto un sit-in sotto il Rettorato per denunciare le ingerenze degli apparati militari all’interno dell’Università di Cagliari: Chiediamo all’Università di Cagliari di recedere dal protocollo d’intesa con il Comando Militare Esercito Sardegna, che lega il Dipartimento Militare di Medicina Legale e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria. Chiediamo all’Università di Cagliari di interrompere gli accordi di cooperazione con le università israeliane: Technion Institute, Hebrew University of Jerusalem, Oranim Academic College. Chiediamo all’Università di Cagliari di non intrattenere in futuro alcun rapporto con enti direttamente coinvolti o riconducibili ai militari, alla sperimentazione bellica o alle guerre in corso in altre parti del mondo”.
“Lo smantellamento sistematico dell’istruzione pubblica – conclude la nota – ha lasciato le scuole in balia di interessi esterni e spesso in antitesi con le istanze educative. Così nell’accademia riformata la lotta per accaparrarsi i fondi spazza via ogni criterio etico e morale, i militari e i loro scienziati sono ben accetti, purché la ricerca vada avanti, libera o meno: sappiamo benissimo che dietro il Distretto Aerospaziale Sardo si nascondono imprese che non intendono certo portarci su Marte, perciò indagheremo affinché siano chiariti gli ulteriori legami che l’Università di Cagliari ha stretto, attraverso il DASS, con la filiera bellica”.
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