Se non la migliore Olbia della stagione, sicuramente quella più impressionante vista quest’anno al Nespoli. Il risultato? Una meravigliosa vittoria nel Derby di Gallura arrivata al termine di una prestazione da applausi, prima pagina e cornici da museo. Specie nel primo tempo, quando l’Arzachena è stata letteralmente compressa nella propria metà campo e Senesi e Ragatzu, imprendibili tra le maglie nere dell’avversario, hanno messo a ferro a fuoco la retroguardia smeraldina. E messo a segno due reti, a dire il vero il minimo sindacale per un’Olbia letteralmente padrona del campo, sul pezzo e vincente su tutti i duelli e inarrivabile per carattere e sacrificio.
Merito di un centrocampo a dir poco sublime nel taglia, cuci e ricama. Di una difesa granitica al cospetto di un avversario che nel tridente offensivo (quasi 30 gol complessivamente) ha il suo punto di forza. E poi, come accennato, i terminali offensivi: un Senesi letale, finalmente decisivo, che va in gol di testa (su traversone da corner) al 36′ e al 42′, bruciata l’erba con uno scatto che apre la difesa dell’Arzachena come una scatola di tonno, traccia un diagonale rallentato da Ruzittu (in avvio strepitoso su un Ragatzu eccelso nel controllo) che tuttavia si tramuta in assist per il tap-in del numero dieci: 2-0 che sigilla “il migliore primo tempo della stagione” (Mereu dixit) per un “Nespoli” gremito ed entusiasta dei propri beniamini.
La ripresa è una storia leggermente diversa, in fondo prevedibilmente e comunque, appunto, solo leggermente. Dopo aver dominato, l’Olbia controlla con sagacia la reazione degli uomini di Giorico. Potrebbe calare il tris, perché è nell’aria e si sente e invece, un po’ a sorpresa, al 67′ una rediviva Arzachena si rimette in carreggiata con una zuccata di Curcio. È un gol che insaporisce una partita che gli splendidi protagonisti di Mereu, con maturità e personalità, portano a casa senza troppi patemi. L’Arzachena si produce in qualche lancio lungo, va in gol due volte in fuorigioco e conclude la partita in dieci per l’espulsione di Vano, colpevole di aver centrato Vallocchia in faccia con una gomitata.
L’Olbia vince il derby per 2-1. È il riscatto, è la certezza della crescita di un gruppo giovanissimo ma già incredibilmente maturo. È l’aggiunta di tre punti in più classifica, la salita a quota 39, la salvezza che diventa sempre più vicina. E i playoff quella ciliegina che i bianchi, mister Mereu, lo staff e tutti i tifosi biancolbiesi stanno dimostrando di meritare.