Continuano senza sosta le indagini sul decesso di Magdalena Monika Jozwiak, la donna polacca di 39 anni morta in seguito al tragico volo dalla finestra di una suite al quinto piano dell’hotel Panorama di Olbia, in via Garibaldi, intorno alle 6.45 di giovedì mattina.
L’inchiesta coordinata dal procuratore di Tempio, Andrea Garau, e affidata ai carabinieri del reparto territoriale di Olbia, guidati dal colonnello Alberto Cicognani, cerca di stabilire la causa di quel volo spaventoso, da quasi diciotto metri di altezza. Iscritto sul registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio volontario Marco Messina, il giardiniere e manutentore olbiese di 44 anni, compagno della donna con la quale aveva trascorso una notte di eccessi.
Lunedì il medico legale di Nuoro, Vincenzo Mingioni, che ha eseguito l’autopsia sul corpo della donna, relazionerà agli inquirenti. Da quanto trapela, la donna è morta a causa dei traumi provocati dalla caduta e gli esami confermerebbero l’assunzione di alcol e cocaina. Al momento non si esclude alcuna ipotesi.
La coppia conviveva da tempo e risiedeva a Olbia. Una relazione burrascosa, tra litigi e tormenti, al punto che in passato lei era arrivata a denunciare il compagno per stalking, per poi ritrattare tutto. Alcuni testimoni affermano di aver sentito urla e rumori molesti provenire da quella camera d’albergo dove i militari hanno trovato vodka, champagne, spumante e cocaina, le cui tracce sono risultate evidenti anche dagli esami tossicologici cui Marco Messina è stato sottoposto subito dopo la tragedia.
La sua iscrizione nel registro degli indagati è per ora un atto dovuto, per consentire accertamenti altrimenti non eseguibili. L’uomo è molto provato, è ancora ricoverato nel reparto di psichiatria del San Giovanni di Dio. Sarà dimesso lunedì, e solo dopo potrà essere interrogato in presenza del suo avvocato, il legale olbiese Giampaolo Murrighile, il quale ha disposto un’indagine difensiva che si concentrerà sui momenti antecedenti a quella serata. Messina è ancora in stato di choc sotto sedativi, ma ha manifestato l’intenzione di partecipare al rito funebre.