“Lei definisce Sassari città turistica. Così definisce la mia amata città di cui le parlo, le scrivo e le racconto da circa quattro anni, città in cui svolgo il ruolo di consigliere di opposizione al suo partito, alle sue ‘non scelte’ e alle sue risposte inadeguate che sempre l’hanno contraddistinta. Come è possibile sentir parlare proprio da Lei di Sassari città turistica?”, così al sindaco di Sassari, Nicola Sanna, Desiré Manca, portavoce in Consiglio comunale del Movimento Cinque Stelle.

“Lei che insieme al suo partito non è riuscito a consegnare ai cittadini una e dico almeno una delle famose incompiute di Sassari. Lei che con il suo partito non è stato in grado di “mantenere aperti” i monumenti storici di questa città, avendo il coraggio di bocciare la nostra proposta di impiegare gli studenti universitari in cambio di crediti formativi – e prosegue – lei che insieme al suo partito non è stato in grado di valorizzare il centro storico di Sassari con azioni e progetti di ripopolamento e di reinserimento delle attività artigianali che negli anni passati hanno reso Sassari la seconda città dell’isola. Lei che insieme al suo partito non ha reagito davanti alla chiusura delle nostre aziende bocciando di fatto la nostra proposta di defiscalizzazzione dalle tasse comunali per cinque anni. Lei che insieme al suo partito ha completamente abbandonato le borgate lasciandole in molte zone prive di qualsiasi servizio essenziale come l’acqua, le fogne, l’illuminazione e i trasporti. Lei che con il suo partito non è riuscito a contrastare la lenta moria dell’unico aeroporto del nord-ovest Sardegna. Non avete mai parlato di collegamento ferroviario tra la nostra città ed il suo aeroporto. Mai”.

“Lei che in qualità di presidente della rete metropolitana non è riuscito ad ottenere neanche un solo finanziamento per il nostro territorio nel 2017, di fatto, non presentando nessun progetto. Lei che insieme al suo partito ha preferito vedere marcire le eccedenze alimentari piuttosto che incentivarne le donazioni alle associazioni di volontariato per poi donarle alle tantissime persone in difficoltà, bocciando così la nostra proposta. Lei che insieme al suo partito, ha preferito lasciare i terreni incolti piuttosto che accettare la nostra proposta di donarli a disoccupati e inoccupati di Sassari. Lei che non ha mai avuto una visione programmatica lungimirante con progetti per i nostri giovani che fuggono dalla nostra città cercando di evitare di far parte anche loro della triste percentuale riguardante il 65% di tasso di disoccupazione. Lei che non è riuscito neanche a farsi rispettare e ascoltare dal suo stesso partito in Regione lasciando di fatto le famiglie dei disabili senza contributo per due mesi. Molte di queste famiglie hanno dovuto interrompere le terapie ai loro cari per mancanza di fondi – e conclude – proprio Lei ha il coraggio di definire Sassari città turistica, spendendo i soldi di tutti noi per andare insieme ai suoi accompagnatori a Praga, Bruxelles, Cannes per partecipare a mostre, fiere, incontri. Con quale coraggio Lei spende circa 15mila euro di soldi nostri in un momento storico dove tale importo può costituire un ancora di salvezza per coloro che soffrono. Voleva giocare a fare l’imprenditore? Poteva farlo fino in fondo spendendo e investendo sulla nostra città con i suoi soldi non con i nostri, caro primo cittadino di Sassari”.