Convocazione di un tavolo di crisi per il 22 marzo prossimo, accompagnamento alla pensione per quei lavoratori a cui mancano pochi anni per lasciare il posto, riorganizzazione del personale e riqualificazione degli amministrativi. Sono le misure messe in campo dalla Regione per dare risposte alle associazioni provinciali degli allevatori (Apa) colpiti da licenziamento. “Un provvedimento che interessa 13 dipendenti e che non è mai stato annunciato nei precedenti incontri interlocutori con la proprietà”, sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura Pier Luigi Caria.
“Premesso che sia le Apa sia l’Ara, l’Associazione regionale allevatori, sono dei soggetti privati e che per la Regione svolgono delle mansioni nelle aziende zootecniche in convenzione con l’Agenzia Laore, abbiamo da sempre seguito le diverse evoluzioni dello stato di crisi – ricorda l’esponente della Giunta Pigliaru – Già da ottobre scorso avevamo incontrato il Cda Apa, poi il rappresentante nazionale dell’Aia, l’Associazione italiana allevatori, da cui dipendono le associazioni provinciali, e quindi a gennaio i liquidatori nominati per superare l’emergenza. In tutti questi faccia a faccia abbiamo sempre ribadito la volontà di fare il possibile per garantire i lavoratori. Ai primi di febbraio invece – precisa l’assessore – sono arrivate 13 lettere di licenziamento, senza che nessuno ci informasse”.
“Questo acuirsi della situazione ci ha fatto convocare subito i neo commissari, nominati per gestire la crisi Apa, alla presenza dell’assessora del Lavoro, Virginia Mura. In quell’occasione – ricostruisce Caria – abbiamo chiesto che venissero ritirati immediatamente i licenziamenti, ma ci è stato risposto che non era possibile. Sempre durante l’incontro abbiamo anche manifestato la disponibilità nel poter rivedere la convenzione tra la Regione e le associazioni degli allevatori”.