Sassari è una delle 13 province d’Italia in cui dal prossimo anno le tecniche di primo soccorso si impareranno in classe, dalla scuola dell’infanzia fino alle superiori. Il progetto previsto dalla legge sulla “buona scuola” coinvolgerà quattro istituti per un totale di 14 classi e 200 studenti.
Le linee guida della fase sperimentale sono state illustrate oggi nella sede di Sassari dell’Ufficio scolastico regionale dalla dirigente provinciale Anna Maria Massenti, dalla referente locale per l’educazione e la salute, Susanna Sanna, dal direttore sanitario dell’Areus, Piero Delogu, dalla dirigente della centrale operativa 118 di Sassari, Daniela Mura, dal direttore generale dell’Areus, Giorgio Lenzotti, e dal responsabile per l’educazione sanitaria e la promozione della salute dell’Ats, Antonio Genovesi.
Gli specialisti del 118, le associazioni di volontariato e quelle scientifiche insegneranno, insieme a docenti di educazione fisica e di sostegno opportunamente formati, le quattro principali manovre “salvavita”: dal massaggio cardiaco alla defibrillazione precoce, dalla disostruzione delle vie aeree al tamponamento delle ferite. In una seconda fase il progetto sarà progressivamente esteso a tutte le scuole della provincia, coinvolgendo 1063 classi della scuola primaria, 656 della secondaria e 1100 della secondaria di secondo grado.