“Le postazioni di guardia medica non devono restare senza vigilanza armata”. Lo dichiara il consigliere di Art 1 Sdp, Daniele Cocco, che ha presentato una mozione “sulla paventata soppressione del servizio”.
“Da più parti viene denunciata la volontà dell’assessore alla Sanità, Luigi Arru, di non confermare la presenza delle guardie giurate – spiega l’esponente di LeU all’ANSA – mi risulta che l’assessorato abbia diminuito notevolmente le risorse per il servizio, preferendo investire su sistemi di viedeosorveglianza”.
Da qui l’impegno chiesto ad Arru e al governatore Francesco Pigliaru attraverso la mozione: “assumere tutte le iniziative necessarie al fine di garantire la sicurezza degli operatori sanitari spesso sottoposti a violenze e aggressioni; assicurare il prosieguo dell’attività lavorativa di centinaia di lavoratori che in tutte le postazioni di guardia medica, garantiscono il servizio di vigilanza armata”.
D’altra parte, sottolinea Cocco, “l’Ats avrebbe dovuto portare a una razionalizzazione dei costi. Se sono stati tagliati i direttori sanitari e amministrativi delle vecchie otto Asl, con la nomina dei direttori delle nuove Assl e degli staff degli stessi, i costi sono persino aumentati”. Anche per questo, conclude, “sarebbe assurdo mandare a casa oltre trecento guardie giurate”.