Una sorella del leader dell’Isis, Abu Bakr al Baghdadi, è stata condannata a morte per impiccagione oggi dalla Corte centrale criminale di Baghdad perché riconosciuta colpevole di avere avuto un ruolo attivo nell’organizzazione guidata dal fratello. Lo ha reso noto il portavoce della Corte, Abdul Sattar Bairaqdar.
Secondo Bairaqdar, la donna, il cui nome non è stato reso noto, “ha ammesso di aver fatto parte del gruppo terrorista e ha riconosciuto di aver fornito sostegno logistico e assistenza in operazioni criminali, compresa la distribuzione di denaro a membri di Daesh a Mosul”. Il portavoce ha aggiunto che il marito dell’imputata, anch’egli un membro di primo piano dell’Isis, era stato condannato a morte in precedenza.