“Il testo è a forte rischio impugnazione”. E’ il giudizio perentorio del presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Cagliari, Sandro Catta, in merito alla nuova legge regionale sugli appalti approvata dal Consiglio regionale.

“Non siamo solo noi a dirlo – precisa – l’Autorità nazionale anticorruzione lo ha sottolineato in una nota, inviata alla Regione il 2 marzo scorso, nella quale vengono evidenziate in particolare le criticità contenute negli articoli 35 (sulla commissione giudicatrice) e 43 (sulle stazioni appaltanti) della nuova normativa”. Secondo il presidente degli ingegneri, “sarebbe stata necessaria un’ulteriore fase di analisi delle norme ma c’è stata un’accelerazione improvvisa che non ha consentito di proseguire in un iter che aveva sino ad ora previsto diversi e apprezzati momenti di aperto confronto”.

Il testo, “non privo di spunti positivi”, secondo Catta presenta criticità irrisolte. Tra queste, l’istituzione della società di progettazione interna, la cosiddetta Anas sarda: “Su questa questione riteniamo che la pubblica amministrazione, in nome della qualità delle opere, dovrebbe affidare la progettazione di opere strategiche preferibilmente attraverso procedure concorsuali che garantiscano la competizione tra le eccellenze regionali, nazionali e internazionali”.

Non solo: “Con questa legge si sarebbero potute risolvere anche altre criticità aperte, come la questione degli incentivi per le funzioni tecniche da riconoscere ai dipendenti dell’amministrazione. Abbiamo perso un’occasione per porre rimedio a un problema irrisolto a livello nazionale”.