Mercato delle costruzioni stabile nel 2017: +0,7% rispetto all’anno precedente. Ma per il 2018 si aspetta una maggiore crescita: +3,1% gli investimenti e +2,6% il volume d’affari. Segnali positivi anche dalla nuova produzione edilizia. E si ferma la caduta nel settore abitazioni con un buon +7,3%. Bene il mercato immobiliare: 12.700 le nuove transazioni, +5,5% sul 2016. Bandi di gara ridotti nel numero, -6%, ma in crescita nel valore, +50%. Occupazione in leggera crescita, ma mancano all’appello, rispetto al 2008, quasi 22.000 addetti.

Ancora in calo le imprese attive, -1,5%. È la situazione del mattone in Sardegna delineata in un report presentato da Francesco Porcu e Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale Cna e presidente di Cna Costruzioni. Miglioramenti, ma anche segnali di debolezza. Per fare il salto di qualità e decollare ci vuole ancora qualcosa, soprattutto nel settore delle opere pubbliche, ancora al -4,5%, e nella semplificazione di norme e applicazione delle leggi.

“La crescita attesa – hanno spiegato i vertici dell’organizzazione – è condizionata dalla capacità della pubblica amministrazione di evitare lo slittamento nei tempi di apertura dei cantieri e di realizzazione delle opere infrastrutturali già finanziate. Urgente l’approvazione della legge urbanistica senza deroghe al Ppr e della legge regionale sui contratti pubblici”.

Nel 2017 il volume d’affari del settore delle costruzioni in Sardegna è stimato in 4,5 miliardi di euro: 3,6 miliardi relativi a investimenti e 950 milioni destinati alla manutenzione ordinaria. Le prime indicazioni per il 2018 segnalano una ripresa del comparto, stimata in un +2,6%, risultato frutto soprattutto del segmento della nuova costruzioni,+5%, del rinnovo, +1,6%, della ripresa del residenziale, +2,6%, e soprattutto della ripresa delle opere pubbliche, +6%, in cui il motore principale saranno le nuove opere del genio civile e, nello specifico, le opere stradali. Più incerta la dinamica per i nuovi investimenti non residenziali, -1,7%.

“Nessun contributo al settore arriverà – ha detto Porcu – purtroppo, dal cosiddetto Piano regionale del lavoro, che altro non è che un grande progetto di tipo assistenziale di pura integrazione al reddito, con assunzioni temporanee affidate ai comuni da cui sono escluse le imprese. Più in generale, è urgente procedere al riordino e alla semplificazione del quadro normativo”. Nel 2017 vanno bene i mercati più grandi, Cagliari e Sassari, ma anche l’Ogliastra e l’Iglesiente. A Cagliari e in Ogliastra motore della crescita sono le opere infrastrutturali, rispettivamente +3,5% e +2,3%; a Sassari i nuovi investimenti non residenziali +1,3%; il Sulcis +2,7%. Nelle previsioni per il 2018 prosegue la fase espansiva, che riguarda tutte le province: a Cagliari +2,8% e in Ogliastra +4%, grazie alle opere stradali e alla nuova produzione edilizia. Continua la crescita nel Sassarese, +2,9%, in Gallura e a Oristano +1,8%.