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La bandiera dei Quattro Mori sventolerà di nuovo in Parlamento, dove era assente dal 1996. Ora, dopo 22 anni, i Sardisti ritornano a Roma grazie all’accordo con la Lega di Matteo Salvini, conquistando due seggi.

Uno è quello del segretario nazionale del partito Sardo d’Azione Christian Solinas, il secondo è Guido De Martini, oculista di Cagliari. I due partiti sfondano la soglia del 10%, un vero boom: nel 2013 la Lega aveva ottenuto solo lo 0,15% e il Psd’Az poco oltre il 2.

“Tolto il M5s, l’unico progetto politico che cresce e guadagna fiducia tra i cittadini sardi è la Lega-Psd’Az, all’interno del quadro del centrodestra – commenta all’ANSA Solinas – È stato premiato un accordo chiaro basato su punti programmatici concreti nell’interesse della Sardegna e riconosciuta l’affinità sotto l’egida del federalismo. Quindi non si trattava di un’alleanza innaturale”.

A Roma il leader Sardista porterà le istanze dell’Isola, “che vanno – spiega – dalla riforma dello Statuto alla tutela linguistica, dalla zona franca alla continuità territoriale fino alla rivisitazione profonda della riforma sanitaria e della rete ospedaliera”. Un accordo con la Lega su basi programmatiche che guarda già alle regionali – stavolta con il simbolo dei Quattro Mori – “per costruire una solida base, riconquistare la Regione e riprenderci le grandi città delle Sardegna”.

Voltandosi indietro verso le polemiche suscitate all’interno del Psad’Az per il patto con Salvini, Solinas non ha dubbi: “la risposta migliore – dice – l’hanno data i sardi. Hanno premiato la scelta fatta dalla segreteria e dal consiglio nazionale con un consenso che non si vedeva da tanto”. E sul polo indipendentista il leader sardista taglia corto: “il risultato è inferiore alla somma delle delle singole sigle”.