Una proposta di legge sulla gestione dell’acqua in Sardegna da sottoporre alla Regione: è l’iniziativa di alcuni sindaci del Nuorese e dei comitati popolari contro Abbanoa – riuniti stasera a Sarule – che sono pronti a marciare su Cagliari per rivendicare con forza che la risorsa idrica sia gestita dai Comuni.
La proposta arriva dai primi cittadini di Sarule, Siniscola, Torpé, Monte Ortobene e Orgosolo. Presenti all’incontro il sindaco di Nuoro Andrea Soddu e il presidente regionale dell’Anci Emiliano Deiana, che però ha rimarcato di essere presente a Sarule “per ascoltare”. “Ci siamo riuniti per decidere il da farsi perché i costi e i disservizi di Abbanoa non sono più accettabili – ha detto la sindaca di Sarule Mariangela Barca – chiediamo che le quote di maggioranza di Abbanoa passino ai Comuni, così come ha chiesto l’Anac che ha dichiarato illegittimo che la Regione detenga le quote di maggioranza. Alle nostre rimostranze la Regione ha risposto con una leggina che rinvia il problema al 2020, ma noi vogliamo risposte immediate. Chiediamo inoltre il decentramento delle risorse tecniche e umane perché Abbanoa sia più vicina ai territori, visto che è in atto un processo di accentramento a Cagliari. Infine vogliamo ribadire che ci opponiamo alla privatizzazione: no all’acqua in mano ai privati, ci ricatterebbero in qualsiasi momento”.
Dello stesso tenore l’intervento di Simonetta Satta, componente del comitato popolare di Sarule: “La Regione riveda la normativa perché la gestione dell’acqua in Sardegna venga affidata a Consorzi dei Comuni – ha affermato – noi crediamo che l’Ambito unico sia stato un fallimento e noi cittadini paghiamo un prezzo molto alto: in termini di costi, di servizi e in termini sanitari. Crediamo che l’assemblea di oggi sia molto importante perché riunisce molti comitati e amministratori. Qui deve concretizzarsi la proposta di una manifestazione a Cagliari. Il fronte della protesta speriamo si ingrossi”.