Non solo videosorveglianza, sale operative delle Polizie locali connesse con le forze dell’ordine e numero unico di emergenza europeo 112, ma anche progetti di inclusione sociale e di educazione alla legalità e programmi di accoglienza per i flussi migratori non programmati. E su questo versante via libera definitivo al Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) nell’ex carcere di Macomer, la cittadina del centro Sardegna che beneficerà di investimenti straordinari sul territorio.
Sono questi i punti centrali del patto per la Sardegna sul fronte della sicurezza siglato oggi al Viminale tra il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il ministro degli Interni Marco Minniti, un accordo nato soprattutto per rispondere alla recrudescenza degli attentati nei confronti degli amministratori pubblici e per governare i flussi migratori. VIDEOSORVEGLIANZA – La Regione, a dicembre 2017, ha già destinato oltre 7 milioni di euro per il collegamento in fibra ottica alla Rete telematica delle sedi comunali. Complessivamente ci sono 25 milioni per la realizzazione della banda ultra larga per le reti di videosorveglianza.
Ora l’amministrazione Pigliaru si impegna ad affiancare i Comuni che, nell’ambito dei Patti per l’attuazione della sicurezza urbana, intendano avanzare richieste di accesso al finanziamento ai fondi statali per l’installazione di sistemi di videosorveglianza. Priorità verrà data all’area di Macomer dove sorgerà il Cpr. NUMERO UNICO DI EMERGENZA EUROPEO – il Servizio 112 NUE sarà esteso a tutta l’Isola, previo specifico accordo col ministero dell’Interno, secondo il modello della centrale unica di risposta. CPR MACOMER – Il Centro di permanenza per i rimpatri potrà ospitare non più di cento migranti e sarà dotato di impianti di videosorveglianza e di illuminazione su tutto il perimetro.
Il ministero dell’Interno si impegna a finanziare fino a un massimo di 200mila euro il potenziamento della rete di illuminazione pubblica nelle zone di Macomer più vicine alla struttura e assicurerà i servizi di vigilanza nel Cpr, anche eventualmente avvalendosi dei militari impiegati nell’operazione “Strade Sicure”. Passi in vanti anche per la riattivazione della caserma della Guardia di Finanza che troverà spazio in uno stabile messo a disposizione dal Comune di Macomer, in comodato d’uso gratuito. FLUSSI MIGRATORI NON PROGRAMMATI – Stabilito l’adeguamento delle forze di sicurezza disponibili nelle aree di sbarco e nelle immediate vicinanze dei Centri di accoglienza più rilevanti in area urbana e il rafforzamento delle azioni destinate al contrasto alla tratta di esseri umani.
Già disponibili 320 mila euro della Regione per progetti di integrazione e saranno attivate strutture altamente specializzate per l’assistenza dei minori stranieri non accompagnati mediante l’utilizzo di fondi nazionali e comunitari. INCLUSIONE SOCIALE ED EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ – La Regione avvierà progetti di inclusione sociale per il miglioramento della qualità della vita e di riqualificazione socio-culturale delle realtà territoriali individuate maggiormente in sofferenza attraverso alcune misure di finanziamento già programmate: Lavoras, Investimenti territoriali integrati (Iti), Reis (Reddito di inclusione sociale), bando “Includis” e “Prendere il volo”. infine sono previste campagne di sensibilizzazione dei giovani, nelle scuole di ogni ordine e grado, attraverso iniziative didattiche per l’educazione alla legalità.