“Siccome sono stanca di glissare sulle domande, in quanto unica referente del M5S per Oristano, vorrei dire senza polemica che non solo non sono responsabile della continua defezione dei candidati pentastellati, ma che sono assolutamente ignara di questo assurdo commissariamento cagliaritano. Il giornalista li chiama ordini di scuderia. Concordo.
Peraltro Oristano è l’unico territorio in cui non è stato possibile avere un referente di zona per la campagna elettorale, cioè la sottoscritta. Cosa che invece è avvenuta in ogni provincia”. È lo sfogo di Patrizia Cadau, consigliere comunale M5s a Oristano.

“Se invece di scegliere candidati in base alla militarizzazione del territorio – continua –, epurando chi ha speso anni di energie per il nostro programma, eliminando la base dai processi decisionali e favorendo candidature e ricandidature facili e pieghevoli ai diktat, ma garantendo la democrazia interna, non saremmo nelle condizioni di fare queste figure indegne. E anche Oristano avrebbe avuto la sua giusta visibilità e riconoscimento e possibilità di essere rappresentata in Parlamento. Da tutto ciò mi dissocio. Per dignità. Per aderenza a tutto ciò per cui finora mi sono spes”a.

Beppe Grillo – conclude Cadau – disse che gli attivisti erano sovrani dei loro territori. Che i cittadini lo erano. E io continuo a credere che questo sia il messaggio di rottura. Ma evidentemente qualcuno con mire poltroniste ha cambiato idea e non è stato capace di reggere il cambiamento, portarlo avanti e farci rappresentare da qualcuno che sia capace di parlare in pubblico senza essere teleguidato”.